Cronaca

Salerno, San Matteo senza fuochi: ennesima batosta per i ristoratori

Salerno, niente fuochi d'artificio dopo la processione di San Matteo. Delusi i commercianti salernitani in vista del 21 settembre

Delusioni e preoccupazione per l’assenza dello spettacolo dei fuochi d’artificio al termine della prossima processione di San Matteo. Una “novità” che rappresenta una scintilla tra gli operatori della ristorazione come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.

Salerno, niente fuochi d’artificio dopo la processione di San Matteo

Quest’anno, dopo due anni di pandemia, la processione tornerà a essere vissuta integralmente, ma senza il consueto spettacolo pirotecnico finale. Una decisione che scontenta i commercianti come sottolinea al Mattino Enrico Leone: “Un’altra batosta per la nostra categoria, il Comune non ha soldi e si nasconde dietro un dito, con un manipolo di amministratori che, fatte salve poche eccezioni, dimostrano di essere sudditi di un despota. Poteva essere una grande occasione per noi, perché dopo la processione le persone si sarebbero fermate per mangiare una pizza e un panino o per bere un cocktail in attesa dello spettacolo. E invece niente. Ci hanno levato anche questa opportunità che è poi una tradizione per i salernitani. La cosa più grave è che manca la trasparenza. Perché non dire chiaramente che sono con l’acqua alla gola e invitarci a fare una colletta? Credo che tanti colleghi avrebbero dato volentieri 50 euro per salvare questo evento”.

Il presidente dell’associazione commercianti per Salerno, Generoso Russo, ha spiegato: “Ogni attrazione cancellata è un’azione che si riverbera negativamente sulle nostre attività. Questo è del tutto evidente. Tra l’altro, allo stato, nessuno ci ha dato certezza sul fatto che sia confermata la manifestazione Luci d’artista e non vorrei che saltasse anche questa, perché significherebbe veramente essere costretti a chiudere i battenti”.

Parole a cui fanno eco quelle di Donato Giudice dell’Aisp, associazione imprese Salerno e provincia: “Quando Cetara organizza lo spettacolo pirotecnico, Salerno si svuota. Noi invece aboliamo anche una delle poche attrazioni che avrebbero potuto richiamare gente in città. Vero è che la processione di San Matteo, come ricordato dall’arcivescovo, è un evento religioso e nessuno vuole trasformarlo in altro, ma è altrettanto vero che tanta gente si sarebbe trattenuta volentieri in strada per socializzare, in particolare dopo tutte le restrizioni che abbiamo vissuto e che abbiamo pagato sulla nostra pelle. Più in generale mi sembra che questa festività abbia perso smalto. Prima, in particolare per chi ha delle attività nel centro storico, era vissuta come una specie di Capodanno. Adesso invece zero, passa molto più in sordina e non è in grado di essere così attrattiva come lo era un tempo. Un vero peccato e l’ennesima occasione sprecata”.

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