Cronaca

Salerno, inchiesta sulla deviazione del Fusandola: “Il torrente non poteva essere deviato, pericolo per i salernitani”

Accuse durissime dall’avvocato Oreste Agosto del comitato No Crescent, commentando l’ultima inchiesta sulla deviazione del torrente Fusandola (con dodici indagati) a Santa Teresa.

Inchiesta sulla deviazione del Fusandola

Il cuore dell’ultima inchiesta del pm Rinaldi è
tutta qui: «Quel torrente non poteva essere deviato». «Lo diciamo da anni – spiega l’avvocato Agosto – ora c’è una
perizia che accerta che quell’intervento è stato compiuto per consentire la realizzazione delle opere. Un torrente può
essere deviato solo per motivi di sicurezza e non ci sembra che questo sia il caso». Agosto, così come Pierluigi Morena,
Vincenzo Strianese e Alberto Alfinito, chiede che si fermi tutto con il contestuale «ripristino dell’alveo originario del
torrente».

I pericoli

C’è il pericolo esondazioni, così come scritto nero su bianco dal perito della Procura della Repubblica di Salerno. Pericolo che parte da via Fusandola e arriva fino alla costruenda Piazza della Libertà, il cui completamento dei lavori finirà ben presto nelle mani della Rcm dei fratelli Rainone, gli stessi che hanno realizzato gran parte del Crescent, dopo l’esclusione
della Sacco Costruzioni dalla gara d’appalto del Comune di Salerno.

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