Cronaca

Salerno, giochi illegali: 4 condanne e 5 assoluzioni

Gestione e amministrazione in generale dei giochi on-line con piattaforme illegali di siti web esteri abusivamente attive in Italia in assenza della prescritta autorizzazione dell’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato.

Giochi illegali a Salerno, pioggia di condanne e assoluzioni

Erano finiti nei guai con queste accuse. Ieri, il giudice per le udienze preliminari del tribunale di Salerno ha emesso la sentenza a carico degli imputati che avevano scelto il rito abbreviato. Nel dettaglio sono stati condannati: A. Grimaldi e A. Pascale ad un anno e e 4 mesi ciascuno; G.Mariniello a 10 mesi, F.Airò ad un anno e 8 mesi.

Costoro hanno anche ricevuto il divieto per sei mesi ad accedere  ai luoghi ove si svolgono manifestazioni sportive o si accettano scommesse autorizzate o si tengono giochi d’azzardo autorizzati.

Assolti dalle accuse loro ascritte per non aver commesso il fatto: M. Santaniello, L.Santaniello, C. Coppola e M.Marino. Assolta perchè il fatto non sussiste D. Salerno. Inoltre il Gup ha disposto il dissequestro del sito www.planetwin365.com.

Nel collegio difensivo gli avvocati: M. Sarno, L. Moscato, A. Feriozzi, G.Provenza, R. Viserta Il blitz è stato eseguito a seguito degli sviluppi di un’indagine coordinata e diretta dalla Procura della Repubblica di Salerno Direzione Distrettuale Antimafia e condotta dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Salerno attraverso l’aliquota specializzata del Gruppo di Investigazione sulla Criminalità Organizzata – Gico.

Le indagini della guardia di finanza ricostruirono una serie di contatti e rapporti che Contaldo avrebbe tenuto anche con persone residenti in Basilicata e Calabria, oltre che nella provincia di Salerno,dove per sviluppare e imporre le proprie piattaforme di gioco avrebbe beneficiato di rapporti con pregiudicati dell’Agro nocerino e della valle dell’Irno. Persone che – secondo la Dda – avevano una forte esperienza nel settore dei giochi online. Le piattaforme venivano alterate impedendo a qualsiasi giocatore di effettuare vincite apprezzabili.

La rete dei punti gioco in provincia di Salerno si estendeva in buona parte dell’Agro nocerino, oltre che a Mercato San Severino, con esercenti che si prestavano ad ospitare quelle piattaforme di gioco e raccolta scommesse offrendole al pubblico e di fatto assumendo un ruolo di primo piano nell’organizzazione.

“Per sviluppare e imporre nella provincia di Salerno le proprie piattaforme di gioco si rivolgeva e si associava a personaggi affiliati a clan camorristici del nocerino e della zona della valle dell’Irno.

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