Lavoro

Ispettorato del lavoro: competenze spostate a Potenza, la denuncia Usb

SALERNO. USB Pubblico Impiego – Coordinamento Funzioni Centrali di Salerno ha appreso, dalla cronaca giornalistica, che con provvedimento del Capo dell’Ispettorato Interregionale del Lavoro di Napoli, che non risulta pubblicato on line e/o trasmesso per la necessaria informativa alle OO.SS., è stato disposto, dopo aver sentito i Capi degli Ispettorati interessati, che l’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Potenza-Matera svolgerà la propria azione di vigilanza anche nei comuni ricadenti nell’ambito di pertinenza di Salerno, quali Sala Consilina, Teggiano, Montesano, San Pietro al Tanagro, Padula, Sassano, Atena Lucana e Monte San Giacomo.

L’attività da svolgere riguarderà richieste interventi, attività di iniziativa programmata nei settori autotrasporti, agricoltura e verifiche patronati.

Il personale ispettivo di Potenza-Matera potrà, dunque, svolgere accertamenti ed emanare provvedimenti sanzionatori nei confronti di realtà datoriali situate in Provincia di Salerno, dunque fuori provincia ed anche fuori regione.

“Tenuto conto della nota dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro del 26 maggio 2017, prot. n.4687, la pratica ispettiva rimane incardinata presso l’Ufficio di appartenenza dell’ispettore anche in relazione ai successivi adempimenti (ad esempio, eventuali verifiche di ottemperanza alla diffida) finalizzati all’adozione del verbale unico di accertamento e notificazione, a norma degli artt. 13 e 14 della Legge n.689/1981), determinando di fatto una spostamento di competenze e di attribuzioni”.

“Tanto rappresentato, ci chiediamo – continua USB – come sia stato possibile adottare siffatto provvedimento, che comporta una riorganizzazione degli uffici e dei servizi pubblici sui territori interessati e determina, importanti riflessi, sia per l’utenza esterna che per il personale degli uffici interessati, senza il necessario coinvolgimento delle Forze Sociali e persino con rilevanti profili di dubbia legittimità”.

Sussiste infatti una limitazione territoriale alla competenza degli ispettorati territoriali, che coincide con il territorio provinciale e che non può essere modificata dal Capo dell’Ispettorato Interregionale del SUD Italia o da una nota dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, tanto ai sensi dell’art. 4 del DPCM 23/02/2016 (attuativo del d. Lgs. n.149/2015), in vigore dal 1º gennaio 2017, che stabilisce che gli Ispettorati hanno sede negli ambiti provinciali indicati (tra cui Salerno, Potenza-Matera) ed esercitano, con riferimento a questi ultimi ambiti provinciali, le competenze di cui al successivo comma 2″.

“Inoltre l’art. 5 del d.lgs n.124/2005 del Decreto Legislativo 23 aprile 2004, n.124, rubricato “Razionalizzazione delle funzioni ispettive in materia di previdenza sociale e di lavoro, a norma dell’articolo 8 della legge 14 febbraio 2003, n.30”, affida al Capo dell’Ispettorato Territoriale compiti di coordinamento a livello provinciale dell’attività di vigilanza ed il raccordo con tutti gli altri organi ispettivi, in contrasto con la disposizione emanata”.

Eventuali esigenze di maggiore flessibilità dell’azione ispettiva sul territorio, potevano ben essere risolte attivando delle task force ispettive, nell’ambito delle quali il personale è chiamato per un determinato periodo di tempo, a prestare servizio presso un ispettorato diverso da quello di appartenenza”.

“Tanto rilevato, nel restare in attesa di urgente riscontro, si chiede, il ritiro della disposizione in oggetto PROT. N. 17856 DEL 22.11.201 in autotutela, la pubblicazione e la trasmissione della disposizione di servizio del capo dell’Ispettorato Interregionale del lavoro di Napoli, relativo alle impiego del personale ispettivo dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Potenza- Matera per l’espletamento della vigilanza nella Valle del Diano, l’analisi statistica delle risorse ispettive e delle aziende presenti presso ciascun ambito territoriale, il verbale della riunione dei Capi dell’ITL di Salerno e ITL di Potenza e Matera svoltasi il 22.11.2017 con il direttore interregionale presso l’Ispettorato Interregionale del Lavoro di Napoli, al fine di poter comprendere l’analisi e la adeguata motivazione prima ancora della sua legittimità, atteso la non autosufficienza dell’atto”.

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