Cronaca

Salerno, mazzette ai giudici: 4 imprenditori pronti a restituire il profitto

Mazzette ai giudici a Salerno. Continua l’inchiesta. Nella giornata di ieri alla cittadella giudiziaria, si è tenuta l’udienza preliminare a carico degli indagati. Il blitz scattò a maggio dello scorso anno.

Salerno, mazzette ai giudici e sentenze pilotate: l’inchiesta

Il giudice ha ammesso al rito abbreviato 10 imputati. Si tratta dei giudici Fernando Spanò e Giuseppe De Camillis, quindi Franco Spanò (figlio del giudice), i funzionari di segreteria della commissione tributaria Giuseppe Naimoli e Salvatore Sammartino; il commercialista ed ex parlamentare Teodoro Tascone (anche lui è stato ammesso all’abbreviato condizionato al suo esame); il nocerino Antonio D’Ambrosi, direttore della società Agrolatte; Angelo Criscuolo di Cicciano, Alfonso De Vivo di Castel San Giorgio, avvocato ed ex consigliere comunale, e la società Facomgas

Le richieste di patteggiamento

. Quattro sono state, invece, le richieste di patteggiamento: il battipagliese Cosimo Amodio, amministratore unico dell’azienda autoricambi Autoshop; Claudio Domenico Dusci, presidente Cda di un’azienda nel settore software preimballato con sede a Fisciano; Giuseppe Piscitelli ed Aniello Russo di Tramonti per i quali c’è stato il parere favorevole del pm Guarino, ma il gup si è riservato la valutazione dei profili di ammissibilità relativamente alla restituzione del prezzo o del profitto.

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