Salerno, morte Casanova: è giallo, scomparsa una prova importante

ATRANI. Il caso di Palma Casanova (LEGGI QUI) morta tre giorni dopo l’intervento eseguito al “Ruggi” di Salerno per cisti ovariche in laparoscopia per una presunta lacerazione dell’intestino, continua a presentare nuovi e rilevanti colpi di scena.

Si sono infatti fermate le indagini del NAS (condotte agli ordini dall’egregio capitano Gianfranco Di Sario) perché sarebbe scomparito il “sigma”, la parte intestinale che sarebbe stata asportata alla donna nel corso del secondo intervento, quello di venerdì 22 aprile, quando la Casanova fu trasferita intubata alla rianimazione del Ruggi con un addome acuto, dopo un primo soccorso da parte dei sanitari dell’ospedale di Castiglione di Ravello.

Quella parte dell’intestino doveva essere analizzata per capire le cause del decesso. E fu consegnato ad un ausiliario della Rianimazione direttamente dall’anestesista del secondo intervento al quale la donna, nella serata di venerdì, fu sottoposta quando, ormai, non c’era nulla da fare per salvarle la vita. Questo reperto doveva essere messo in un contenitore sanitario e riposto in frigorifero. Quando la Procura ha chiesto quel reperto, per consegnarlo ai periti, non è stato trovato.

Fonte: Il Mattino

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