Cronaca

Morto all’ospedale Ruggi di Salerno durante la tac: si attende l’autopsia

Emergono nuovi dettagli in merito alla vicenda di Alfonso, l’uomo morto durante una tac all’ospedale Ruggi di Salerno. La famiglia del 68enne ha formalizzato la denuncia contro ignoti nella giornata di sabato 28 gennaio e ora si attende la mossa della Procura di Salerno che nelle prossime ore affiderà l’incarico peritale per eseguire l’autopsia sul cadavere dell’uomo come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.

Salerno, uomo morto all’ospedale Ruggi durante tac: era in codice verde

Non si esclude iscrizione di operatori sanitari sul registro degli indagati. Analizzando la cartella clinica del 68nne, il quale ha atteso otto ore prima di essere sottoposto alla tac, emerge un importante dettaglio. Sul foglio di accettazione del triage non sarebbe stato indicato il colore del codice di assegnazione del caso ma soltanto un numero di prenotazione. Stando a quanto è emerso, dunque, potrebbe esserci stato un “errore di valutazione della patologia” al triage. Ecco perché il caso del 68enne non sarebbe stato esaminato in tempi brevi.

La tragedia

Il 68enne era arrivato al pronto soccorso dell’ospedale Ruggi di Salerno alle 19.13 di giovedì 26 gennaio, a bordo della propria auto, accusando un dolore localizzato alla spalla sinistra, non provocato da traumi, tosse e in leggero stato confusionale. Le analisi e l’elettrocardiogramma avrebbero fornito esiti non buoni, in particolar modo con alcuni valori del sangue sballati, glicemia alle stelle ed enzimi cardiaci oltre i parametri previsti.

I sanitari predispongono una tac all’encefalo. Proprio durante l’esecuzione di questo esame, il 68enne muore di infarto. Alle 7.51 di, venerdì 27 gennaio, vengono firmate le dimissioni per morte, praticamente dodici ore dopo l’arrivo in ospedale del 68enne. Nel corso della mattinata è stata formalizzata la denuncia e in ospedale, è arrivato il magistrato di turno.

Paolo Siotto

Giornalista pubblicista dal 2015, collabora per l'Occhio da giugno 2019 dopo diverse esperienze con testate locali. È responsabile della redazione centrale del network giornalistico L'Occhio.

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