Cronaca

Salerno, muore in carcere: il radicale Salzano denuncia “diritti umani negati”

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato

Il carcere di Fuorni registra l’ennesima morte. A.Bruno, di Angri, quasi 50 anni, lascia una moglie e la famiglia. È il terzo detenuto morto dall’inizio del 2018 a Fuorni. Il triste bilancio sale a 5 morti negli ultimi 5 mesi, se aggiungiamo altri due detenuti morti nel 2017 (sono info ass. radicale Maurizio Provenza SA). “La banalità del male che non si ferma nemmeno il giorno di Pasqua” denuncia Donato Salzano, segretario dell’ass. radicale di Salerno “M.Provenza”.

Salerno, muore in carcere: Il radicale Salzano denuncia “diritti umani negati”

“Vengono violati i più elementari diritti umani “ dichiara “non viene data adeguata assistenza sanitaria ai detenuti violando ogni forma di diritto umano” e poi conclude “in Italia non c’è la pena di morte ma nelle infami carceri italiane però c’è la pena fino alla morte… a strage di Diritto segue ancora strage di Popoli”.

La situazione delle carceri italiane è certamente drammatica e questa vicenda è solo la punta dell’iceberg di un sistema che urge necessariamente di un azione politica importante che investa non solo le carceri ma tutto l’ordinamento penitenziario italiano. Bisogna richiamare l’umanità cristiana e metterla al servizio di chi soffre. E questa triste morte cade a poche ore dalla celebrazione del Giovedì Santo di Papa Francesco al carcere di Regina Coeli.

Il Papa entra nell’argomento parlando in aiuto degli ultimi delle carceri e dice durante la celebrazione “la pena che non è aperta alla speranza non è cristiana e non è umana”. Probabilmente tutto cambia senza che niente cambi davvero.

Ma se questa ennesima morta può servire a smuovere le coscienze vorrà dire che A.Bruno non sarà morto invano. È uno di quegli ultimi delle carceri che non ha voce. Un invisibile tra gli invisibili.

Enrico Marotta

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