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Salerno: niente carta al municipio, ricevuta su un posti-it

SALERNO. Al municipio di Salerno manca la carta. A darne la notizia il quotidiano La Città che ha raccolto la denuncia di un utente.

L’uomo, recatosi all’ufficio tributi martedì, ha completato la dichiarazione di cessazione ed al termine avrebbe chiesto una ricevuta come controprova in caso di futuri problemi. L’impiegato, suo malgrado, ha dovuto rispondergli che non era possibile, perché la carta per stampare la ricevuta era terminata.

Per metterci una toppa dunque ecco che il dipendente comunale scrive tutto su un post-it, con tanto di firma, per cercare di sopperire alla mancanza di risme di carta. Alla richiesta di almeno un timbro avanzata dal cittadino, anche qui la riposta è stata negativa.

Dall’ufficio tributi le rassicurazioni: in questi giorni non sarebbe comunque arrivata nessuna segnalazione di particolare emergenza.

«Certo c’è un piano di razionalizzazione della carta, ma nulla impediva al dipendente di contattare i colleghi del secondo piano per farsi dare il materiale per la stampa».

Nonostante sembri che la mancanza sia dovuta all’impiegato, altre segnalazioni dello stesso tipo, riguardanti per uffici diversi, sono arrivate in massa: «sono tre mesi – dichiara il capogruppo di Forza Italia Roberto Celano – che ho chiesto della carta e non è mai arrivata. Siamo costretti a comprarla noi o gli stessi dipendenti, a turno, altrimenti non avremmo nemmeno la carta per scrivere i verbali delle riunioni delle commissioni.

Ho anche saputo che l’altro giorno un dipendente ha dovuto comprare personalmente un lucchetto per chiudere un immobile che era stato liberato».

Pare quindi che Palazzo di città abbia diversi problemi da risolvere: «la verità – conclude Celano – è che ormai al Comune si tenta di mascherare un dissesto che è, invece, evidente nella gestione quotidiana e nell’incapacità ormai di acquistare persino il materiale di funzionamento indispensabile per il funzionamento degli uffici.

La gestione familiare e familistica che ha governato per un quarto di secolo la città – conclude – ha condotto Salerno sul baratro del dissesto finanziario. È necessaria una maggiore attenzione da parte degli organi di controllo sui conti pubblici».

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