Curiosità

Salerno: nuovo oratorio per i giovani di Giovi

SALERNO. Nuovo oratorio per i giovani di Giovi inaugurato ieri pomeriggio a Salerno. Il promotore di questa idea è don Sabatino, il quale auspica di rendere il rione collinare di Giovi, luogo di affregazione per i tanti giovani che ci vivono.

Oltre al sindaco Vincenzo Napoli, erano presenti all’evento di inaugurazione anche la vice sindaco Eva Avossa, Monsignor Luigi Moretti, il consigliere regionale Franco Picarone, il consigliere comunale Massimiliano Natella e don Sabatino.

Punto di ritrovo per i giovani

“Giovi è uno dei quartieri collinari più belli, a cui abbiamo dedicato sempre una grande attenzione – ha dichiarato il numero uno di Palazzo Santa Lucia – Un impegno assunto personalmente e mantenuto per un punto di aggregazione e ritrovo per i tanti giovani”.

Un impegno assunto personalmente dal governatore Vincenzo De Luca ma anche dalla vice sindaco Avossa, impegnata in prima persona per la realizzazione della struttura, nonostante i vari problemi che si sono susseguiti nel corso dei lavori.

Monsignor Moretti si è espresso così: “A Salerno andiamo contro corrente. Mentre al nord le grandi strutture sono in crisi, noi stiamo crescendo molto. Stiamo purtroppo limitati nei locali, le nostre parrocchie non hanno grandi ambienti. Però credo che si stia facendo un cammino importante”.

Tra i sostenitori dell’oratorio anche il consigliere socialista, Massimiliano Natella: “Si, è un momento che aspettavamo da anni. Sicuramente è un momento di gioia per l’intera comunità. Questa struttura è il coronamento di un sogno della comunità e di quella parrocchiale in particolare”.

Un campo di calcio e un parco

La struttura che dovrà ospitare i ragazzi al momento è completa ma l’amministrazione comunale e il parroco don Salvatore Aprile, sperano con il tempo di portare a termine il progetto e dotare la struttura di un campo di calcio e dell’orto didattico.

Il secondo step riguarda proprio la costruzione di un campo di calcio e di un parco che secondo Natella: “sono delle opere utili perché sono centri di aggregazione e luoghi dove è possibile scambiarsi esperienze fuori dal circuito web e dei social media”.

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