Cronaca

Padre Giuseppe al Centro Sociale, l’arcivescovo Bellandi: “Non può celebrare sacramenti”

Salerno, padre Giuseppe Galliano scomunicato: il caso. Non può celebrare i sacramenti dopo la sospensione decisa dall’ordine religioso

Tiene banco a Salerno la vicenda di padre Giuseppe Galliano. Il sacerdote palermitano, infatti, sarebbe stato scomunicato e – dunque – non può celebrare i sacramenti dopo la sospensione decisa dall’ordine religioso come riportato dall’edizione odierna del quotidiano La Città.

Salerno, padre Giuseppe Galliano scomunicato: il caso

Nei mesi scorsi anche l’arcivescovo di Salerno Andrea Bellandi prese una posizione netta in merito, vietando al  sacerdote l’esercizio sacramentale nell’Arcidiocesi: “Faccio divieto al Reverendo Giuseppe Galliano di celebrare l’Eucaristia e di amministrare gli altri sacramenti all’interno del territorio deli’ Arcidiocesi di cui sono Pastore, fino a quando non cambierà la sua condizione canonica”.

La nota ufficiale

Con un decreto del Superiore Generale della Congregazione dei Missionari del Sacro Cuore in data 17 maggio 2022 Padre Giuseppe Galliano è stato dimesso dall’Istituto religioso per ostinata disobbedienza alle legittime disposizioni impartite dai superiori in materia grave. Con tali dimissioni Padre Galliano, in quanto religioso chierico, secondo il can. 701, è incorso nelle seguenti disposizioni: non può esercitare gli ordini sacri se prima non ha trovato un Vescovo il quale [], lo accolga o almeno gli consenta l’esercizio degli ordini sacri.

Nonostante tale divieto alcuni fedeli ci hanno segnalato che Padre Galliano continua a celebrare l’eucarestia, o altre azioni liturgiche e devozionali, in luoghi privati, reiterando numerosi abusi in ambito liturgico e dottrinale, che gli abbiamo più volte contestato personalmente.

Noi, Vescovi delle diocesi di Milano, Monreale, Novara, Roma (card. Vicario), Salerno, Palermo, siamo consapevoli che ogni vescovo diocesano debba mostrarsi sollecito nei confronti di tutti i fedeli che sono affidati alla sua cura (cfr., can. 386 C.I.C.) e che i Vescovi, in quanto principali dispensatori dei misteri di Dio”, hanno il dovere a tutela dei fedeli di vigilare affinché non si insinuino abusi nella disciplina ecclesiastica, soprattutto nel ministero della Parola, nella celebrazione dei sacramenti”, nel culto di Dio e dei Santi” e “nell’amministrazione dei beni” (can. 392, § 2, C.I.C.).

Questa consapevolezza ci induce a comunicare a tutti i fedeli

che le azioni liturgiche compiute da padre Giuseppe Galliano, anche in luoghi diversi dagli edifici di culto, avvengono in violazione delle norme canoniche e delle disposizioni della competente autorità ecclesiastica.
Come Pastori del Popolo di Dio abbiamo il dovere di preoccuparci affinché i fedeli affidati alla nostra cura spirituale crescano in grazia mediante la celebrazione dei sacramenti e conoscano e vivano il Mistero Pasquale (cfr., can. 387). Riteniamo dunque indispensabile informarli che tutte le azioni liturgiche in primis la celebrazione dell’eucarestia compiute da padre Galliano sono illecite e pertanto si eviti di prendervi parte a qualsiasi titolo, poiché mettono a repentaglio la vita spirituale di credenti e non credenti, a motivo di una predicazione e di una pratica liturgica e devozionale che corrompe la fede cristiana con elementi presi da forme di spiritualità incompatibili con essa. È nostra responsabilità mettere in guardia dal grave rischio di porsi al di fuori della comunione cattolica qualora prendano parte a tali incontri.

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio