Cronaca

Capre e pecore al cimitero di Salerno, tombe profanate e devastate

Salerno, pecore e capre pascolano nel cimitero: il caso | Gli animali sarebbero di proprietà dei pastori della zona di Brignano

Pecore capre al cimitero di Salerno. È accaduto nella mattinata di venerdì 5 agosto, quando nel cimitero comunale di Brignano sono state avvistate numerose pecore e capre, soprese a pascolare. Gli animali sarebbero di proprietà dei pastori della zona di Brignano e dei rioni collinari.

Salerno, pecore e capre pascolano nel cimitero

Gli animali sarebbero di proprietà dei pastori della zona di Brignano e dei rioni collinari. Non è ancora chiaro come le capre e le pecore abbiano fatto ad entrare nel cimitero. Inoltre, durante il loro “passaggio” tra i loculi, gli ovini avrebbero fatto man bassa di fiori e piante che si trovavano sulle tombe.

I danni

In merito è intervenuto Antonio Cammarota, presidente della commissione Trasparenza: “In riferimento al bizzarro episodio dell’invasione di capre e pecore al cimitero di Salerno, ho disposto, nella mia qualità di presidente della commissione Trasparenza, su indicazione del consigliere Dante Santoro e su relazione del consigliere Filomeno Di Popolo, l’audizione del dirigente del settore, Milo, per il prossimo mercoledì 10 agosto. In particolare, dovranno essere verificate le condizioni di sicurezza del cimitero, che pure sono state più volte segnalate dalla commissione trasparenza e per cui era già programmata l’audizione”.

È intervenuto anche il consigliere Leonardo Gallo: Non ritengo sia una profanazione: gli animali non sanno mancare di rispetto, seguono la loro natura senza infingimenti. Ma quanto accaduto offre lo spunto per riflettere tra me e me sulla profanazione che donne e uomini in tailleur e giacca e cravatta, sempre in branco, vi si recano almeno una volta l’anno fintamente commossi per commemorare la memoria dei defunti di questa nostra Salerno ma non riescono ad avere un sussulto di dignità almeno chiedendo scusa per aver mancato al minimo sindacale che si chiede a chi deve occuparsi della cosa pubblica: l’ordinario”.

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