Cronaca

Salerno piange Natella

SALERNO. La notizia della sua morte, che ha fatto subito il giro della città e del web, ha colto tutti di sorpresa, anche chi sapeva che “il professore” non stava bene.

Giuseppe Natella, per tutti “Peppe”, si è spento ieri sera a 68 anni, confortato dai familiari, la moglie Adriana e le figlie Rossella e Chiara e dagli amici nella sua abitazione di via Duomo.

Negli ultimi tempi entrava ed usciva dall’ospedale ma non se ne lamentava mai. Anche chi sapeva della malattia che l’ha stroncato nel giro di tre mesi, lo incontrava animato dallo stesso entusiasmo.

Peppe Natella, organizzava eventi che hanno caratterizzato Salerno da almeno quattro decenni a questa parte. A lui si debbono innumerevoli manifestazioni culturali e artistiche: dal Teatro dei Barbuti alla Fiera del Crocifisso Ritrovato, dai Mercatini di Natale nel centro storico al sodalizio con il maestro Carotenuto che ha portato alla creazione del Presepe Dipinto, dalla Bottega del Pastore di via Duomo, alla compagnia teatrale Bottega San Lazzaro, dalla mostra di arte presepiale nel Tempio di Pomona alla taverna medievale.

E poi libri, mostre, presentazioni, scenografie. In quest’ultimo campo era un vero maestro e non solo perché si era diplomato in scenografia all’Accademia di Belle Arti ed aveva insegnato nelle scuole la materia.

I funerali si svolgeranno oggi alle 16, nella Cattedrale di Salerno.

Il Sindaco f.f. di Salerno Vincenzo Napoli, a nome della Civica Amministrazione e della cittadinanza tutta, esprime il più profondo cordoglio ai familiari e amici per la prematura scomparsa di Peppe Natella.

“Se ne va un uomo semplice, un gentiluomo, un grande animatore della vita culturale cittadina, la cui storia è indissolubilmente legata alla rassegna dei Barbuti e alle tante iniziative ormai entrate a far parte a pieno titolo della tradizione salernitana. Il suo entusiasmo e il suo coraggio resteranno per sempre nell’animo di coloro che lo hanno conosciuto e in quegli eventi che Peppe Natella ha ideato e che, ne siamo certi, continueranno ad animare il centro storico cittadino, di cui è stato e resterà un assoluto punto di riferimento”.

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