Cronaca

Sfruttamento immigrazione e schiavitù: il promotore resta in carcere

I giudici del Riesame hanno confermato il carcere per Hassan Amezgal, considerato il promotore di un giro di sfruttamento dell’immigrazione e schiavitù sgominato il mese scorso dalle fore dell’ordine.

Hassan Amezgal resta in carcere per Sfruttammento immigrazione e schiavitù

Hassan Amezgal resta in carcere. Nulla da fare per l’uomo, di origini extracomunitarie, che lo scorso marzo venne arrestato alla fine di una maxi operazione delle forze dell’ordine per sfruttamento dell’immigrazione clandestina e riduzione in schiavitù dei lavoratori marocchini. Hassan Amezgal è considerato il promotore del giro.

Il Tribunale del Riesame confemr adunque il provvedimento per il maggior imputato dell’inchiesta e al momento ha messo in libertà solo alcuni stranieri con posizioni più marginali o per chi, come Aik Berka Abdella, durante le indagini hanno reso dichiarazioni.

L’inchiesta riguarda un’operazione che circa un mese fa ha portato all’arresto di numerose persone, tra cui 27 agli arresti domiciliari e 8 agli obblighi di dimora con accuse che vanno dall’associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento e sfruttamento dell’immigrazione clandestina, all’intermediazione illecita e sfruttamento di lavoratori con o senza permesso si soggiorno, riduzione in schiavitù e tratta di persone.

Tra i coinvolti ci sarebbero anche molti imprenditori di Eboli e della Piana del Sele, per non parlare del commercialista, nonché consigliere comunale, Pasquale Infante, il quale avrebbe seguito personalmente o attraverso il suo studio commerciale tutte quelle pratiche di interesse dell’associazione ricevendo dall’Hassan le informazioni necessarie riguardante le domande flussi ritenute dal gip «ideologicamente false».

 

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