Cronaca

Salerno, stipendio d’oro al capostaff del sindaco: ancora polemiche

Al Comune di Salerno continua la polemica sullo stipendio d’oro del capostaff del sindaco Vincenzo Napoli: gli attacchi di Santoro e del gruppo Facebook “I Figili delle Chiancarelle”.

Ancora polemiche sullo stipendio d’oro del capostaff del sindaco di Salerno

Circa 100mila euro annui. A tanto ammonterebbe lo stipendio d’oro del capostaff del sindaco Vincenzo Napoli, l’avvocato nonché segretario provinciale del Pd Enzo Luciano.

Una cifra da capogiro, soprattutto se si tiene conto delle mansioni e dei compiti che spettano al braccio destro del primo cittadino di Salerno. E come facilmente prevedibile, Palazzo di Città finisce ancora una volta, nell’occhio del ciclone.

A insorgere, fra tutti, il consigliere demA Dante Santoro che punta il dito proprio contro il guadagno del dem Luciano che, proprio recentemente (circa un mese fa ndr) ha ottenuto un aumento pari a mille euro circa: «Continua lo spreco con i soldi dei salernitano, ancora una volta stipendi d’ oro per i cortigiani del sistema deluchiano – ha infatti dichiarato il consigliere d’opposizione nonché capogruppo di Giovani Salernitani demA – Centomila euro per un capostaff non stanno né in cielo né in terra, attiviamo il nostro fiato sul collo per la vicenda. Basta danneggiare i salernitani con questo sperperio assurdo».

Ad attaccare il numero uno di Palazzo Guerra anche i membri dell’ormai famoso gruppo Facebook Figli delle Chiancerelle che avevano puntato l’attenzione proprio sull’aumento (ingiustificato) che Enzo Napoli avrebbe concesso al suo capostaff nonostante le non poche difficoltà in cui versano le casse del Comune. Ormai da diversi anni.

A contestare lo stipendio da capogiro proprio in occasione dell’aumento di poco meno di mille euro dell’avvocato salernitano il centrodestra che in quell’occasione aveva contrastato con tutti i mezzi la delibera risalente allo scorso 29 marzo, secondo cui era stato disposto l’aumento per “adeguarlo al trattamento economico destinato ai dirigenti”. Secca la replica del segretario provinciale del Pd che si era difeso parlando di «polemiche sterili e strumentali dell’opposizione».

La polemica sembrava finita nel dimenticatoio eppure, ad oggi l’opposizione di Dante Santoro e i Figli delle Chiancarelle chiedono spiegazioni ai vertici di Palazzo di Città e al diretto interessato e non si esclude che la questione possa finire, come spesso accade in questi casi, in commissione Trasparenza per fare chiarezza sulla vicenda ed accertare eventuali illeciti e relative responsabilità. Intanto, non resta che attendere una replica da parte dei diretti interessati.


Erika Noschese

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