Cronaca

Salerno, stop alle analisi: l’Asl chiede aiuto alla Regione Campania

SALERNO. In provincia e a Salerno stop alle prestazioni in convenzione fino a fine anno, causa esaurimento budget.

Il commissario dell’Asl, Mario Iervolino , spiega che «la problematica già è stata portata all’attenzione della Regione».

E nel frattempo garantisce: «Abbiamo cercato di rafforzare le strutture pubbliche per sopperire alla defaillance ». Iervolino conferma quanto denunciato a la Città dal docente universitario Pierpaolo Cavallo .

All’origine dell’emergenza ci sono gli squilibri della riforma sull’aggregazione dei centri privati, con un grande consorzio nell’Agro che assorbe gran parte delle risorse dell’ Asl Salerno, pur effettuando in prevalenza l’attività in provincia di Napoli. «È un dato di fatto che noi subiamo come Asl Salerno, andando in debito di ossigeno – dichiara il commissario – perché ci sono pagamenti per attività di confine.

Una parte della Asl Napoli 3 Sud svolge le sue attività convenzionate presso di noi, e quando non è prevista la compensazione in tempo reale ma in tempo successivo, è chiaro che il budget finisce anche per questo. Attendiamo di avere notizie in merito – aggiunge Iervolino – chiaramente abbiamo risollecitato, perché ci potrebbe essere qualche attività di compensazione della Regione che ci possa far stare un po’ più sereni».

Le reazioni sono disparate nel mondo politico. «Il problema c’è e va inquadrato sotto due aspetti – afferma Maria Ricchiuti , consigliera di maggioranza con “L’Italia è popolare” nella commissione sanità della Regione – Per i laboratori c’è una normativa che impone ai centri di consorziarsi, e per i piccoli abbiamo adottato un regime di proroga per consentirgli di trovare un accordo non coatto con i più grandi.

Poi c’è l’aspetto che i budget vengono erosi prima dei tempi tecnici, ma è un problema di organizzazione delle strutture. Fin da quando siamo subentrati nel governo della Regione abbiamo trovato situazioni disastrose, ripristinare un regime regolare non è semplice».

Severo il giudizio di Enzo Fasano , deputato e coordinatore provinciale di Forza Italia. «L’effetto annuncio – dice – lo ha creato De Luca sulla sanità, aveva annunciato una serie di cose che si sono scontrate con la realtà e i nodi di bilancio. Sta arrivando al pettine il nodo che sottotraccia avevamo già capito. «La questione delle convenzioni è grave – sostiene il parlamentare – perché non solo non si assicura un servizio, ma i convenzionati sono tanti e sono una parte importante del settore. Poi se metti insieme tutte le persone che lavorano nei laboratori, sarà un colpo notevole alla sanità salernitana. Secondo me è ora che la città e la provincia aprano gli occhi rispetto a questo fenomeno che dopo tanti anni si sta rivelando fallimentare ».

Attacca anche Michele Cammarano ,consigliere regionale del Movimento 5 stelle. «Le presunte eccellenze, i tagli di nastro e i proclami roboanti del governatore De Luca sulla sanità campana – afferma – alla fine si scontrano sempre con la dura realtà dei fatti e con la disperazione dei cittadini.

Tra i disastri annunciati quello dello stop a tutte le analisi presso i centri convenzionati. Una programmazione a dir poco dilettantesca delle risorse, che lascia i cittadini senza possibilità di effettuare analisi per il resto dell’anno.

Questo è il deserto amministrativo e sanitario che ci lascia il commissariamento del presidente, anche nella “sua” Salerno». Sulla stessa linea la deputata pentastellata Teresa Manzo :«Al ritorno dalle vacanze per molti campani sarà un dramma prenotare una visita o un esame. A pagarne il prezzo sono gli anziani, i pazienti oncologici, gli ammalati cronici, i disoccupati e i più poveri.

L’unica soluzione è adeguare lo stanziamento fino a soddisfare le richieste considerando che i tagli alle tariffe dei laboratori del 35 per cento risalgono al 2001. Da allora non è stato fatto più niente».


Fonte: La Città 

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