Cronaca

Salerno, tenta di riparare caldaia su nave: 48enne ustionato

SALERNO. Tenta di riparare la valvola di una caldaia a bordo della nave “Rapsody” convinto di operare in sicurezza: viene investito da un getto di vapore bollente. L’operaio meccanico, Alessandro Sannino 48 anni, residente a Torrione dopo essere soccorso e trasportato in una clinica di Tangeri (la motonave si trovava a poca distanza dalle coste del Marocco) dove viene, nel giro di 24 ore, operato e dimesso, giunge a Genova da dove partirà in auto per raggiungere Salerno.

Salerno, tenta di riparare caldaia su nave: 48enne ustionato

Un calvario quello che ha vissuto il 48enne che ha riportato ustioni di terzo grado su parte del corpo e per le quali è stato in terapia intensiva nell’ospedale “Cardarelli” di Napoli.

I medici di Tangeri lo avevano dimesso dicendo che il paziente aveva ustioni non preoccupanti. L’uomo ora è a casa e sta, ancora affrontando i postumi di quell’incidente con non pochi dolori. L’incidente si è verificato il 22 marzo scorso a bordo della motonave passeggeri “Rapsody” della Grandi navi veloci.

L’episodio

L’operaio meccanico viene investito del compito, impartito dal primo ufficiale di macchina, di andare ad effettuare la manutenzione ad una valvola (di grosse dimensioni), di una delle due caldaie della nave.

Un viaggio atroce per l’operaio che era tutto fasciato al fine di mantenere sterili le ferite. Una volta a Salerno il 48enne si rivolge ai medici del Ruggì che non appena lo visitano ne dispongono l’immediato trasferimento presso il centro grandi ustioni del Cardarelli diagnosticando ustioni di terzo grado.

Al Cardarelli resta ricoverato circa 30 giorni in terapia intensiva. Sull’incidente sono in corso indagini da parte della Procura di Salerno affidate al sostituto procuratore Federico Nesso.

Sannino è tornato a casa e sta continuando le cure. I legali hanno dato incarico al consulente tecnico Maurizio Spada ex direttore di macchina delle Grandi navi veloci, di effettuare una consulenza tecnica. Secondo l’esperto l’incidente potrebbe essere stato determinato da una procedura non rispettata e in assenza dell’accertamento che i condotti fossero privi di vapore.

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