Cronaca

Salerno, la lettera di una commerciante al sindaco: “È giusto tutto ciò?”

SALERNO. Brutto episodio a Torrione. Ignoti si sono introdotti in un locale del posto e, una volta dentro, hanno “banchettato” comodamente ed utilizzato il bagno di pertinenza dell’attività. A rendere noto l’accaduto la proprietaria del locale, che ha scritto una lettera accorata al sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli.

Questo il testo della lettera:

Caro sindaco, Stamattina come al solito stavo aprendo le saracinesche del mio negozio sito a Torrione, non riuscivo ad aprire, la chiave non girava, allora chiamo papà che dopo essere riuscito ad aprire mi ha aiutato con forza ad alzare la saracinesca perché il motore non andava, entrati mi sono resa conto che il tutto non era come avevo lasciato il giorno prima, e allora chiedo a papà se per caso fosse venuto la mattina presto a preparare qualcosa per qualche cliente, la risposta è stata “NO”, accendo le luci e mi rendo conto che effettivamente qualcuno era entrato, ma molto comodamente.. hanno mangiato, hanno bevuto e hanno persino usufruito del mio bagno in un modo così schifoso!!!
Sono arrabbiata, ma non per quei pochi soldi che hanno preso, ma per il semplice fatto che questa è una violenza bella e buona, e non mi sento al sicuro, sono rimasta paralizzata all’idea che fosse capitata una cosa del genere.
Sono arrabbiata ma non con questi criminali, ma con lei signor sindaco che non rende casa mia sicura, che permette a queste persone senza lavoro e affamate di alloggiare a pochi kilometri da casa mia senza controllarli in nessun modo!!
Le strade della mia città non sono sicure, io voglio sentirmi libera di poter tornare a piedi da sola la sera dopo aver finito di lavorare, senza dover incontrare gente che rovista nell’immondizia, senza dover accelerare il passo e guardarmi in dietro dalla paura.
C’è stato un periodo che ho persino lavorato con un coltello in tasca perché una sera un extracomunitario provò ad entrare mentre io ero in bagno, e allora afferrai un coltello e urlai, fortunatamente scappò.
Caro sindaco, la mia attività da qualche mese a questa parte rimane chiusa la sera perché mio padre ha paura, paura che possa capitare qualcosa di brutto. E secondo lei tutto questo è giusto?

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