Politica

Salerno, per il Viadotto Gatto soldi dalla Regione

Fonti interne alla Regione Campania ritengono possibile un intervento diretto da parte dell’amministrazione nella riqualificazione e messa in sicurezza del Viadotto “Gatto” di Salerno.

I soldi ci sono e i dirigenti preposti attendono solo un cenno dalla giunta prima di procedere.

“A parte il Piano Strade – ci dice un funzionario della Regione – è possibile utilizzare delle risorse europee appositamente appostate, del resto qui parliamo di sicurezza e rigenerazione urbana”.

Come dire che basta solo avviare la macchina perché di benzina ce n’è a volontà. Con i soldi in arrivo da Napoli il Comune di Salerno aprirà un bando per cercare una società in grado di effettuare un monitoraggio costante dell’opera e intervenire periodicamente con la manutenzione così da scongiurare problemi.

Ma c’è un grande punto di domanda, in tutta questa vicenda, che va affrontato adeguatamente: i costi. Abbiamo visto, nell’ormai tristemente famoso caso del ponte Morandi a Genova, come negli anni i costi di manutenzione abbiano ampiamente superato quelli di costruzione rendendo più economico abbattere e ricostruire la struttura piuttosto che continuare a manutenerla spendendo l’ira di Dio.

Salerno, con il Viadotto, ha un problema infinitamente minore perché abbattere e ricostruire l’arteria che collega porto e autostrade non richiederebbe eccezionali stravolgimenti di traffico e urbanistica come nel caso di Genova.

Quindi si potrebbe fare. E infatti Comune di Salerno e Autorità Portuale del Mar Tirreno Centrale una valutazione approfondita su questo aspetto la faranno.

Autorevoli amici dell’ex sindaco Vincenzo De Luca, come l’architetto spagnolo Santiago Calatrava (il progettista del porto Marina d’Arechi) sostengono che si può costruire ex novo sopra queste strutture e una volta ultimata la nuova opera smontare quella vecchia con un articolato sistema di gru e carri. Il tutto in pochi mesi.

Questi, però, sono discorsi poco aderenti con la realtà. Intanto Sam, Società Autostrade Meridionali, continua a manifestare preoccupazione per la ripresa dei lavori delle gallerie del progetto Porta Ovest (lato Cernicchiara e lato via Ligea). Secondo loro le vibrazioni causate dai macchinari in azione sono nocive per la stabilità del Viadotto “Gatto” e del tratto viario che conduce alle autostrade. La questione è al centro di una perizia pro veritate della quale non si è saputo più nulla ma che, a questo punto, dovrebbe aver dato il nulla osta ai lavori.

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