Cronaca

San Cipriano Picentino, morì per una catena abusiva nove anni fa: scattano le condanne per tre comunali

Una catena abusiva affissa dal personale del Comune causò la morte di un giovane centauro nel 2010. L.F. di 16 anni perse, dunque, la vita e dal giudice Ubaldo Perrotta del Tribunale di Salerno scatta la condanna per sei mesi di reclusione (confermata in Appello) per tre dipendenti comunali responsabili di aver sistemato quella catena abusiva.

Catena abusiva, le tre condanne

Stando a quanto riportano le indiscrezioni, i tre impiegati (difesi dal legale Felice Lentini) sono stati ritenuti colpevoli in quanto la catena delimitava un cantiere stradale nella frazione Campigliano, ma era stata affissa senza alcuna deliberazione e senza neppure una idonea segnalazione. È stato, inoltre, riconosciuto dai giudici il diritto al risarcimento alla famiglia del giovane, costituitasi parte civile tramite l’avvocato Michele Tedesco.

Il giovane era a bordo della sua moto e stava attraversando quel percorso, lo faceva abitualmente tutti i giorni, quando, improvvisamente, si era trovato dinnanzi ad una catena – collocata forse per delimitare il passaggio delle auto – non fece nemmeno in tempo a frenare che si ritrovo contro quella delimitazione poco visibile e senza alcuna segnalazione. Per i tre comunali la pena è stata sospesa.

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