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A San Cipriano Picentino, una piazza per Cesare Alfano: fu ucciso in casa dai banditi

SAN CIPRIANO PICENTINO. Sarà intitolata alla memoria di Cesare Alfano, il commerciante assassinato ventidue anni fa, la nuova piazza adiacente la provinciale per Salerno.

La cerimonia di intitolazione si terrà domenica prossima (ore 20.20) alla presenza dei familiari e delle autorità.

La storia di Cesare Alfano, noto commerciante di mangimi e al tempo assessore al Commercio, si consumò in tragedia la notte del 2 settembre 1996. Era mezzanotte. Quattro balordi fanno irruzione nella villetta di Campigliano.

Salgono da un balcone, irrompono nella casa pistole in pugno, volti coperti. Cesare Alfano e la sua famiglia si svegliano di soprassalto. Sono sotto tiro. I quattro vogliono venti milioni, qualcuno ha detto loro che quei soldi sono lì. Urlano, minacciano, perdono la testa. Sparano. Gambizzano la moglie dell’imprenditore, tentano di sequestrarne i figli, Sonia allora 13enne oggi assessore alle Politiche sociali.

Alfano reagisce, disarma chi ha sparato e lo uccide. Ma viene a sua volta colpito a morte dai complici del malvivente. Cesare Alfano, allora aveva 46 anni. Sono trascorsi ventidue anni. Qualche mese fa il sindaco Gennaro Aievoli ha portato in consiglio comunale la deliberazione di intitolazione della piazza alla memoria del commerciante.

Richiesta che è stata votata all’unanimità anche dai componenti della minoranza. Alfano è stato uno stimato cittadino e imprenditore riferimento importante della frazione Campigliano. Fu consigliere comunale dal 1980 al 1985 ed assessore al commercio dal 1985 al 1990.

Svolse il proprio incarico pubblico con dedizione, impegnandosi per la crescita del proprio territorio e per il bene comune fino alla sua tragica scomparsa per mano assassina.

L’amministrazione comunale onora la sua memoria dedicandogli nel giorno dell’anniversario la nuova piazza di Campigliano.

Da allora quella piccola frazione di passaggio che si estende lungo la provinciale 25 diretta a Salerno si è sviluppata ed è cresciuta in tutti i sensi. Sono di conseguenza nate tante attività commerciali e sono state fatte costruire dalle varie amministrazioni comunali molte opere pubbliche con giardini, scuole, strutture sportive, chiese ed anche la sede dei carabinieri.

Alla cerimonia di inaugurazione della piazza Cesare Alfano, oltre agli amministratori comunali e cittadini, saranno presenti tutti i familiari con la moglie Silvana Carafo e i figli: Carmine , Gelsomina e Sonia.

Dopo la piazza ad Alfano, il comune nello stesso provvedimento amministrativo ha dato il via libera all’intitolazione della villa comunale del capoluogo all’ex sindaco democristiano degli anni ’80 Francesco Palamone .

L’intera comunità sanciprianese conserva un grande ricordo dell’ex primo cittadino definito da tutti il sindaco buono in carica dal 1980 al 1990, dieci anni ininterrottamente e che ha contribuito alla crescita culturale e sociale del territorio comunale. Palamone era un uomo serio e un politico apprezzato da tutti per la sua cordialità e il modo di fare del suo mandato elettivo una missione amministrativa al servizio del cittadino.


Fonte: La Città 

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