Cronaca

San Marzano sul Sarno, scuola per l’infanzia comunale: dubbi sul bando di affidamento

SAN MARZANO SUL SARNO. Chiarezza sulle modalità di affidamento per l’appalto della scuola per l’infanzia comunale di San Marzano sul Sarno. A chiederlo è il gruppo di opposizione di “Insieme per costruire”, pronto a contestare una serie di adempimenti poco chiari all’amministrazione comunale guidata dal sindaco Cosimo Annunziata per la struttura di via Ugo Foscolo.

“Il bando di gara, rinnovabile per dieci mesi per un costo complessivo di 300mila euro, porta con sé tantissimi interrogativi. Innanzitutto, bisognerebbe capire il perché dell’annullamento della prima gara d’appalto, rifatta, caso strano, quando la società che si è aggiudicata la gara ha ottenuto l’iscrizione alla Camera di Commercio.

Altra vicenda su cui chiediamo chiarimenti è perché l’Ente, dopo il ricorso al Tar e al Consiglio di Stato della cooperativa arrivata seconda nella gara d’appalto, ha deciso di costituirsi parte civile in entrambi i casi, gettando dalla finestra tantissimi soldi pubblici”, hanno spiegato i consiglieri comunali Giulio Franza, Filomena Fallo e Angela Calabrese.

Dubbi sul bando della scuola per l’infanzia comunale: i dettagli

Un caso da non sottovalutare, con l’opposizione che chiede al sindaco un’operazione trasparenza nel prossimo consiglio comunale.

“Questa società incassa 15mila euro al mese a fronte della gestione di 10 bambini con sei dipendenti al seguito”, hanno continuato i tre esponenti dell’opposizione.

“Facendo un riscontro con gli asili nido privati non possiamo non rilevare che un bimbo di una struttura non comunale costa 200 euro circa al mese, mentre per la gestione di proprietà dell’Ente si spendono 1.500 euro a iscritto.

Vorremmo capire perché c’è una distanza di 1.300 euro.

A cosa servono tutti questi soldi. Inoltre, è l’unico asilo nido, a memoria d’uomo, che ha più dipendenti che alunni.

Su queste domande il sindaco non deve rispondere a noi, ma alla comunità che amministra. Ricordiamo a tutti che lo spreco di soldi pubblici è un reato punito dalla legge”.

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