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San Nicola Varco: «Sgombero dei rifiuti, videosorveglianza e controlli settimanali»

EBOLI. Riceviamo e pubblichiamo il comunicato di Cosimo Altieri, coordinatore di Forza Italia Giovani.

Cumuli di spazzatura di ogni genere, centinaia di copertoni, catrame, eternit e buste di spazzatura abbandonate ovunque. È questa la disastrosa situazione in cui giace l’area destinata all’allestimento del mercato ortofrutticolo (progetto mai andato in porto) diventata ben presto sia una discarica a cielo aperto, che un rifugio per i cittadini extracomunitari.
L’area in questione si trova nella zona retrostante l’outlet Cilento Village, nei pressi di San Nicola Varco. La scorsa settimana, le autorità competenti hanno sequestrato tutta l’area interessata, ricalcando il fatto che, per accedervi, siano stati spostati due blocchi di cemento che svolgevano la funzione di bloccare il passaggio ed evitare l’ennesimo scempio, ripristinati poi dai Vigili del fuoco.
Ma le paure e le denunce dei cittadini, urlate da molti anni e purtroppo mai ascoltate, ricalcano l’ennesima sconfitta di un’amministrazione assente, e ne da conferma una delle tante proposte messe sul tavolo dai singoli cittadini: «Anni fa proponemmo di introdurre telecamere, vista già la presenza di corrente che noi paghiamo puntualmente, ma nessuno prese sul serio la nostra proposta. Di fronte a questa situazione, non ci resta che riflettere e domandarci: Perché tutto ciò? Perché i cittadini non vengono mai ascoltati, nonostante le innovative proposte? Forse perché il Centrosinistra, che ha governato per numerosi anni la nostra amata cittadina, non è mai stato capace di mettere i cittadini al primo posto e di collaborare con essi al fine di risolvere, con la soluzione più conveniente per entrambi, le varie problematiche che purtroppo regnano incontrastate nella nostra città. Noi diciamo basta a tutto ciò e cerchiamo la collaborazione di tutti i cittadini, che, stanchi di questa situazione, vogliono combattere al nostro fianco per rilanciare Eboli. La nostra proposta è quella di effettuare una seria bonifica del sito, da mantenere integra tramite l’installazione di sistemi di videosorveglianza e controlli periodici ravvicinati ad opera delle forze dell’ordine; chiediamo inoltre pene più aspre per i responsabili, che non consistano solo in mere multe, ma nella previsione della reclusione. È doveroso impegnarci e scendere in campo per riqualificare e risanare il nostro territorio».

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