Cronaca

San Valentino Torio: resta in gabbia il branco di stupratori

SARNO. Cinque minorenni, tra i 15 e i 17 anni, avevano stuprato una minorenne di Sarno. L’attirarono con l’inganno in un garage e lì consumarono la brutale violenza. Solo uno dei cinque aveva ottenuto gli arresti domiciliari. Tutti si erano scusati ma il GIP Maria Rosaria Minutolo ha avuto la lucidità di riconoscere che nel branco manca un vero e proprio cambio di mentalità: le scuse non bastano per convertire la detenzione di quei quatto in arresti domiciliari.
Anche la Cassazione aveva ravvisato giusto provvedimento nella detenzione dei quattro stupratori. In effetti, queste persone hanno un’accusa di violenza sessuale aggravata e sequestro di persona. Si tratta di accuse su cui ci sono indagini di rito ma per le quali i violentatori hanno pensato bene di scusarsi, forse sperando proprio nei domiciliari. Pare che solo uno del branco, dopo la sudicia violenza per cui solo la ragazzina porterà per sempre il peso sulla coscienza – unica innocente – abbia pensato di aiutarla a riverstirsi e aiutarla a chiamare la madre.
I violenti furono presto identificati e, giustificandosi, ammisero il disgustoso e perverso comportamento.
Studenti e manovali, il branco è difeso dagli avvocati Cosimo Vastola, Nicola Cicchini, Andrea Miranda, Antonio Carrella, Valentino Miranda.
Si attende il processo, sperando che questa volta la verità processuale possa combaciare con i fatti e rendere giustizia ad una ragazzina stuprata.

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