Cronaca

La sanità privata vince su quella pubblica, a Vallo della Lucania c’è solo la Cobellis

All’interno di un territorio di circa 289mila abitanti – tra il Cilento e il Vallo di Diano (in un territorio di circa 289mila abitanti) – c’è un unica struttura sanitaria, a fronte di un incremento esponenziale delle patologie neoplastiche, c’è un’unica struttura sanitaria (tra l’altro privata) ovvero la Casa di Cura Cobellis di Vallo della Lucania, abilitata a entrare nella Rete Oncologica della Campania.

La Sanità pubblica vince su quella privata, a Vallo della Lucania c’è solo la Clinica Cobellis

La struttura si occuperà di tumore della mammella, del colon, del retto, del pancreas, della vescica e della prostata. È consolidata la vittoria delle cliniche sulle reti pubbliche, anche i numeri lo confermano, basta il raffronto tra i volumi di attività chirurgiche per il tumore della mammella, del colon, del retto, del pancreas, della vescica e della prostata.

Attraverso un raffronto tra i volumi di attività chirurgiche per il tumore della mammella trattati nel triennio 2015-2017 e poi nel solo 2018 dalla clinica Cobellis e dall’ospedale San Luca, entrambi a Vallo della Lucania.

La clinica privata (nel 2018) ha avuto modo di effettuare ben 68 interventi contro i 12 del presidio ospedaliero. Stesso discorso per le altre tipologie tumorali trattate tanto che la casa di cura privata ha fatto registrare rispetto all’ospedale San Luca 87 casi in più trattati in un anno.

Sanità, tra pubblico e privato: le dichiarazioni di Toni Aloia e Stefano Pisani

Sulla vicenda, si esprime il primo cittadino vallese, Toni Aloia: «La classe politica ha gestito male la sanità in Campania senza migliorare la qualità delle strutture pubbliche. Ricordo che Agropoli era destinato a diventare un polo oncologico d’eccellenza. La classe medica ospedaliera è demotivata, non viaggia al passo con i tempi. Le strutture private, che hanno più personale, riescono ad avere un passo diverso. Dobbiamo reggere questa competizione e migliorare la qualità delle strutture».

Ad oggi, gli ospedali delle cliniche private, hanno eseguito interventi su qualsiasi tumore, potendo poi contare sulla copertura del rimborso regionale. «Bisogna capire cosa vogliamo fare nel Cilento con la sanità: riusciamo a dare un’offerta in grado di rispondere a quelle che sono le esigenze del territorio» dichiara il sindaco di Pollica, Stefano Pisani, che ha ricevuto il finanziamento regionale per un piccolo ospedale.

«C’è la necessità di un modello sanitario diverso – prosegue Pisani – più adatto a dare risposte ai cittadini anche nei piccoli centri rurali, come facciamo con l’ospedale di comunità. E, poi, c’è il discorso dei poli di eccellenza. Bisogna capire quali sono le esigenze del territorio per fare presidio d’eccellenza pubblico».

Un nuovo Piano giunge da Castellabate

Il nuovo Piano da Castellabate e le polemiche del caso. «Tale documento certifica le scellerate scelte di lasciare in sofferenza l’ospedale di Vallo della Lucania o di chiudere quello di Agropoli» tuona il primo cittadino di Castellabate, Costabile Spinelli. Critico anche il primo cittadino di RoscignoPino Palmieri, che sottolinea «a sud di Salerno non si potrà nascere e curarsi di tumore in strutture pubbliche».

Dubbi e perplessità sopraggiungono anche dall’ex deputato Dem, Simone Valiante, che negli anni addietro aveva proposto la creazione di un polo oncologico presso l’ospedale di Agropoli. Che, oggi, invece, non c’è proprio più.

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