Curiosità

Il Santo del giorno 18 febbraio: oggi si venera Santa Costanza

Costantina o Costanza (latino: Constantina, anche nota come Constantia, Constantiana; 318 circa – Caeni Gallicani, 354) fu un membro della dinastia costantiniana, che governò sull’Impero romano nella prima metà del IV secolo. Costantina era la figlia dell’imperatore romano Costantino I e di Fausta, a sua volta figlia di Massimiano. Ebbe il titolo di augusta dal padre. Era sorella degli imperatori Costantino II, Costanzo II e Costante I, moglie del «re» Annibaliano e del cesare Costanzo Gallo. È venerata come santa, con il nome di Costanza.

Storia e culto

Nel 335 sposò il cugino Annibaliano, figlio di Flavio Dalmazio e «Re dei Re e delle Genti Pontiche» per volere di Costantino I; il titolo del marito faceva riferimento ad un regno, probabilmente da creare nella zona del Ponto o dell’Armenia a seguito di una campagna che però non fu mai iniziata; Costantina ricevette contemporaneamente il titolo di augusta dal padre. Rimase presto vedova, quando, nel 337, Annibaliano morì nelle purghe che seguirono la morte di Costantino I e volute, o quanto meno non ostacolate, dai fratelli di Costantina, Costantino II, Costanzo II e Costante I.

A seguito della spartizione del potere fra i tre fratelli, Costantina andò a vivere in occidente, alla corte di Costante. Quando l’usurpatore Magnenzio si ribellò a Costante uccidendolo (350), Costantina convinse il magister militum Vetranione a nominarsi augusto e scrisse lei stessa al fratello (e ormai unico imperatore) Costanzo II per spiegargli le ragioni dell’atto di Vetranione, e anche in modo convincente, in quanto Costanzo riconobbe il nuovo augusto; è plausibile che fosse previsto un matrimonio tra Costantina e Vetranione. Quando poi Vetranione e Magnenzio si allearono, i loro ambasciatori offrirono a Costanzo una pace da suggellare con il matrimonio di Magnenzio e Costantina e quello di Costanzo con la figlia di Magnenzio, ma Costanzo rifiutò.

Costantina, con il nome di Costanza, è venerata come santa dalla Chiesa cattolica. La leggenda vuole che, ammalata incurabile, Costanza si sarebbe recata sulla tomba di sant’Agnese a Roma, dove sarebbe miracolosamente guarita; a seguito di questo miracolo, Costanza si sarebbe convertita al cristianesimo.

Promessa sposa di un ufficiale romano di nome Gallicano, gli avrebbe dato i propri due migliori servi, Giovanni e Paolo, quando Gallicano dovette partire per la guerra. Costanza avrebbe avuto due figlie dal primo matrimonio, Attica e Artemia, che avrebbe educato convertendole al cristianesimo; assieme a loro visse come delle vergini e costruì la prima basilica di Sant’Agnese fuori le mura, vivendo fino alla morte in una casa lì vicino.

Le reliquie di Costanza e delle due figlie sarebbero state poste da papa Alessandro IV sotto un nuovo altare a Santa Costanza; nel XVI secolo vennero incluse per la prima volta nel martiriologo, l’elenco dei martiri.

Il giorno in cui viene venerata la memoria di santa Costanza è il 18 febbraio; viene venerata assieme alle figlie il 25 febbraio e il 25 giugno e da sola il 19 settembre.

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio