Cronaca

Allarme favismo a Sapri: il sindaco vieta la coltivazione di fave

SAPRI. Stop alla coltivazione di fave nel comune di Sapri. Lo ha deciso il sindaco Antonio Gentile con un’ordinanza. La decisione è stata assunta in considerazione del gran numero di persone affette da favismo.

Cos’è il favismo?

Si tratta di una forma di anemia emolitica acuta – dove l’aggettivo “emolitica” indica la distruzione di globuli rossi – che si verifica quando una persona che presenta una carenza di un particolare enzima chiamato G6PD (glucosio-6-fosfato-deidrogenasi) consuma delle fave.

Il G6PD è un enzima contenuto nei globuli rossi e serve a proteggerli dai danni ossidativi che possono essere provocati da molecole derivate dal metabolismo dell’ossigeno. Se il gene che contiene le informazioni per questo enzima presenta delle mutazioni (cioè alterazioni nella sequenza di DNA), la quantità di G6PD si riduce, o l’enzima non funziona più come dovrebbe. Si parla allora di deficit di G6PD: una condizione genetica che può avere varie manifestazioni cliniche tra le quali, appunto il favismo. Ma cosa c’entrano le fave? Se c’è abbastanza G6PD non succede nulla, ma in caso di deficit dell’enzima, questi danni possono scatenare la crisi anemica.

L’ordinanza

L’ordinanza a firma del sindaco Antonio Gentile impone anche che chi coltiva le fave nei luoghi dove questa pratica è consentita, è tenuto a segnalarlo con appositi cartelli ben visibili, mettendo in guardia le persone che soffrono di questo problema.

Le coltivazioni già effettuate nelle aree sottoposte a divieto, dovranno essere eliminate. Il mancato rispetto della sanzione prevede multe fino a 50 euro per i trasgressori.

 

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