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“Sindaco di Sapri vieta l’uso del lungomare per comizio di Salvini”, Cantalamessa minaccia il primo cittadino

Il parlamentare napoletano Gianluca Cantalamessa, aveva reso nota a mezzo social la notizia che il sindaco di Sapri aveva vietato l’uso del lungomare per il comizio della Lega con tanto di minaccia finale. Non si è fatta attendere la replica del primo cittadino Antonio Gentile: “dichiarazione di una gravità inaudita”.

Cantalamessa minaccia il sindaco di Sapri, la replica

Cantalamessa scriveva: “Il sindaco di Sapri ha vietato l’uso del lungomare per il comizio di Matteo Salvini previsto domani sera alle 21. Parlano di democrazia e vietano manifestazioni democratiche. Invito tutti i militanti, tutti i miei amici e tutte le persone libere che pensano che manifestare pacificamente sia un diritto sacrosanto che spetta a chiunque a venire domani a Sapri per il comizio di Matteo Salvini. Facciamo capire a questi pseudo democratici che nessuno può toglierci il diritto costituzionale di parlare. Nessuno. Domani ore 20.30 a Sapri. Se siete d’accordo, inoltrate l’invito. Sindaco non ti preoccupare, ci vediamo domani a Sapri”.

La replica del primo cittadino

“Dopo giorni di intensa attività, con il supporto della Prefettura di Salerno e delle Forze dell’Ordine che oggi vigileranno sul corretto svolgimento, ieri è stato autorizzato il comizio elettorale della lista ‘Lega’ alla presenza del proprio segretario nazionale in piazza San Giovanni.

A tal proposito, leggo sconcertato le parole di un parlamentare della Repubblica Italiana della Lega il quale, sicuramente non informato sui fatti o probabilmente non aggiornato sulle normative in vigore, fomenta i propri supporter e conclude il post con una minaccia: ‘Sindaco non ti preoccupare, ci vediamo domani a Sapri!’

Una dichiarazione di una gravità inaudita, preoccupante, scorretta da un punto di vista istituzionale e che va oltre il dibattito democratico in uno stato di diritto.

La democrazia non minaccia e le regole vanno rispettate da tutti. Perché di rispetto delle regole si tratta e del buon senso di non chiedere una spazio con capienza massima 4 volte inferiore al numero di potenziali partecipanti dallo stesso partito previsto.

Spero, però, da uomo delle istituzioni, che si sia trattato solo dell’ennesima sbandata, che oggi tutto si svolga nel migliore dei modi e che nessuno faccia a raccolga provocazioni perché questa Città, da sempre pacifica, democratica e perbene non merita l’arroganza e l’odio. Ringrazio quanti in queste ore mi stanno esprimendo la propria solidarietà”.

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