Cronaca

Incidente mortale a Battipaglia: negativi gli esami tossicologici dopo la tragedia di Sara

Sara morta nell'incidente a Battipaglia, esami tossicologici negativi. Sara si trovava con il fidanzato in sella ad una moto

Arrivano esiti negativi dagli esami tossicologici svolti dopo l’incidente in seguito al quale è morta Sara Passero, la 27enne di Battipaglia deceduta la scorsa settimana. Dunque, il motociclista e l’automobilista coinvolti nel sinistro stradale non si erano messi alla guida sotto effetto di alcol o sostanze stupefacenti.

Sara Passero morta in un incidente a Battipaglia, esami tossicologici negativi

Sara si trovava con il fidanzato in sella ad una moto finita contro una Smart, condotta da una donna del posto. Dopo l’incidente, i conducenti dei due mezzi sono stati sottoposti ai test per appurare se avessero consumato alcol o assunto droghe prima di mettersi alla guida.

La ragazza, che lavorava presso un ristorante della zona, indossava il casco, ma avrebbe urtato violentemente la testa sull’asfalto ed era cosciente. Il decesso è avvenuto poche ore dopo l’incidente, mentre il fidanzato se l’è cavata con una prognosi di pochi giorni.

Il cordoglio della comunità battipagliese

La comunità si stringe al dolore della famiglia e scrive numerosi post sulla pagina Facebook “Sei di Battipaglia…”.

“A SARA

Anche se non la conoscevo, vivo quasi come un lutto personale la morte di Sara, la ragazza di 27 anni deceduta stanotte a seguito di un incidente stradale avvenuto sotto casa mia.
Non ho assistito al sinistro, ma quando mi sono affacciato al balcone, lei e un ragazzo si trovavano riversi a terra, sull’asfalto, inizialmente privi di conoscenza (almeno a me così è sembrato).
Entrambi erano caduti da uno scooter dopo l’incidente con un’auto.

Non dimenticherò mai la voce di Sara, che sembrava così piccola, così indifesa, così dolce.
E non dimenticherò mai Antonino, il giovane che era con lei, che diceva ai soccorritori: “Non pensate a me, ma a Sara!”.
Intanto Sara chiedeva: “Dove sono, cosa è successo?”; e quando i volontari della “Croce Rossa” le hanno tolto il casco per metterle un collare e spostarla su una barella spinale, si lamentava per un dolore alla spalla.
Ho pensato a questi due ragazzi, in particolare a Sara, tutta la notte.
E non sono riuscito a riposare bene.

Poi, stamattina, al risveglio, la triste notizia: Sara è morta.
E mi sono sentito morire un po’ anche io.
Adesso penso a lei, ai progetti e ai sogni che aveva e che si sono infranti su una strada di periferia; penso ai suoi familiari: come potranno consolarsi davanti a un dolore così grande?

E penso a Dio, al mistero della morte dei giovani, sicuro che il Signore abbia chiamato a Sé Sara in Paradiso e ora la custodisca tra le Sue braccia di Padre buono, dove nulla di brutto le potrà più accadere.

Sara, non ti ho mai conosciuto prima, ma non potrò più dimenticarti per il resto della mia vita.
La tua dolcezza nell’affrontare quegli istanti terribili, mi accompagnerà per tutta la vita.
L’eterno riposo ti doni il Signore e risplenda a te la luce perpetua. Riposa in pace, Sara. Amen.

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