Polemica a Scafati per un post sul Ddl Zan condiviso da Alessandro Arpaia, assessore alla Cultura di Scafati e coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia. Una vignetta pubblicata da Paolo Daniele Martignone nella quale un bambino – in occasione della festa della mamma – chiede ai genitori omosessuali a chi dei due deve fare gli auguri.
Scafati, assessore Arpaia condivide post sul Ddl Zan: è polemica
Un post che ha scatenato non poche polemiche sui social. Anche Michele Grimaldi, segretario cittadino del Pd capogruppo di Democratici e progressisti, ha commentato: “Quando leggi che l’assessore alla Cultura della tua città pubblica un post del genere, la prima reazione è di rabbia. Ma noi non siamo come loro. Il sentimento cede il passo all’umana pietà: bisogna esser tanto infelici per condividere tanto odio, tanta intolleranza e tanta violenza. Si può discutere su tutto, ma strumentalizzare i bambini è un limite che non dovrebbe mai esser varcato. Il sindaco gli ritiri la delega alla Cultura (che l’assessore non ha mai usato): una città aperta e libera come Scafati non può tollerare oltre”.
La replica
Sui social – come riportato da Il Mattino – il diretto interessato ha replicato scrivendo: “Un bambino deve crescere in una famiglia con un padre ed una madre con amore e rispetto”. Successivamente ha aggiunto: “Non ho nulla contro le coppie omosessuali. Quello che però confermo è che un bambino deve vivere in una famiglia formata da un padre, un uomo, ed una madre, una donna. Gli studi ci dicono infatti che nei primi anni di vita si sviluppa il complesso di Edipo: la competizione che un figlio inconsciamente nutre per il padre, dovuta alla proiezione amorosa nei confronti del genitore di sesso opposto. È una fase assolutamente normale dello sviluppo emotivo connessa all’identità sessuale. Tutto questo si stravolgerebbe e influirebbe sul bambino in una famiglia omosessuale”.
