Cronaca

Scafati, defunta ricoperta da formiche nella sala mortuaria: il Codacons chiede il licenziamento dei responsabili

Una donna di Angri, deceduta nella mattinata di ieri in ospedale a Scafati e portata poco dopo in sala mortuaria, è stata ritrovata dai familiari con il volto coperto da formiche. Il Codacons chiede il licenziamento dei responsabili.

Scafati, defunta ricoperta da formiche nella sala mortuaria: aperta un’inchiesta

Shock nella sala mortuaria dell’ospedale di Scafati dove una donna defunta è stata ritrovata dai suoi cari con il volto ricoperto di formiche. A constatarlo sono i militari dell’arma. La Procura di Nocera Inferiore ha aperto un’inchiesta. Disposta la bonifica dei locali. Sequestrata anche la salma e la cartella clinica.

La nota dell’Asl

 «Il decesso  è avvenuto alle ore 9,20, il trasporto della salma in obitorio tra le 9,30 e 9,45, dopodiché sono stati rinvenuti insetti che inequivocabilmente fuoriuscivano da un interstizio tra due battiscopa».

L’Asl Salerno, esprimendo vicinanza e solidarietà alla famiglia della donna, conferma quanto accaduto, chiarendo che erano state già disposte «una serie di attività preventive volte alla sanificazione degli ambienti mediante plurimi interventi, l’ultimo dei quali effettuato in data 7 agosto», che «ulteriori attività sono già programmate» e che «è stato, altresì, investito il dipartimento di prevenzione».

La denuncia del Codacons

“La Sanità Campana – ma più in generale nelle Regioni del Sud – rimane infatti abbandonata a sé stessa, incapace di garantire agli utenti standard di servizio anche solo minimi e degni di un Paese civile. Le passarelle degli ispettori ministeriali a nulla sono servite, evidentemente, nel corso di que-sti anni. L’Associazione, che offre assistenza legale alla famiglia coinvolta, chiede il licenziamento per quelli che saranno individuati come responsabili dell’accaduto e attende di cono-scere i provvedimenti del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca per evitare che simili vergognosi episodi possano ancora ripetersi in futuro”, concludono dall’associazione.

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