Cronaca

Scafati, la verità di Loreto: Luigi Busiello fu ammazzato

SCAFATI. Arriva come un fulmine a ciel sereno la dichiarazione del pentito Alfonso Loreto e si rivelano dei nodi ingarbugliati che nel 2002 non venivano al pettine. Il caso Luigi Busiello, scomparso a via passanti a Scafati, nel 2002, grazie alle dichiarazioni del pentito, verrà riaperto. Quello strano incidente, avvenuto sulla corsia sud dell’A3 nei pressi della rampa di ingresso dell’area di servizio Torre sud, viene affrontato dal neo pentito che vi inserisce anche degli elementi di cui nessuno vi era ancora a conoscenza. «Riguardo all’omicidio di tale Luigi Busiello posso dire che in giro si diceva che a commetterlo sarebbe stato il gruppo Federico-D’Auria (il nome del gruppo potrebbe essere un altro e vi potrebbe essere un errore di trascrizione, ndr) per debiti di droga».

La morte di Busiello, invalido perché privo di un arto, che camminava con le stampelle, è sempre rimasta avvolta nel mistero, il cadavere dell’uomo trovato sull’A3, nei pressi della rampa dell’area di servizio, le stampelle gettate a una ventina di metri. Scomparso dalle 5 del pomeriggio di quel giorno dalla sua Opel Astra che non fu più ritrovata. Ai tempi si ipotizzava che fosse stato gettato sull’autostrada e poi investito da un camion che sopraggiungeva. Dopo il primo investimento il corpo dell’uomo era stato travolto da altre due auto, una Polo e una Saxo, che lo trascinarono per una sessantina di metri. Entrambi gli automobilisti chiamarono la polizia stradale pensando di aver travolto un oggetto. Secondo Loreto, Busiello fu ucciso per una questione di droga. «Ho appreso questi particolari da Gennaro Ridosso che era molto amico di Fattorusso». La droga, inoltre, sembrerebbe essere il movente anche per un altro efferato delitto: quello di Francesco Fattorusso, alias Spatuzzella, avvenuto alla fine di marzo del 2014.

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