Cronaca

Scafati, può ricevere la pensione di invalidità: per l’Inps è “morta”

SCAFATI. È in possesso di tutti requisiti per accedere alla pensione di invalidità legata a problemi respiratori ma per l’Inps è morta da un anno e mezzo.

Questa è la storia di Daniela D’Abrosio, una 49enne di Scafati che ogni mattina svolge il suo ruolo di casalinga e che ha scoperto di essere morta per l’Inps solo il decesso, vero, della madre.

“Tutto è iniziato dopo che ho chiuso il conto postale dove veniva accreditata la pensione di mia madre, di cui io percepivo l’accompagnamento”, spiega.

“Morta” da un anno e mezzo per l’Inps: i dettagli

Mentre cercava di ultimare i documenti per presentare la richiesta, secondo quanto riporta La Città, ecco l’amara sorpresa: Daniela D’Ambrosio è morta da un anno e mezzo, almeno secondo il “cervellone” dell’Inps che dispensa le autocertificazioni on line.

“Nessuno riesce a spiegarsi il motivo di tutto questo – aggiunge – Per fortuna non sono sposata e il mio compagno, che è anche padre dei miei due figli, non riceve l’assegno familiare per me, altrimenti avremmo avuto seri problemi”.

La situazione non si è sbloccata neanche dopo che la donna è stata convocata dai vertici dell’ufficio Inps di Nocera Inferiore, che non sono riusciti a darle una risposta.

A questo punto, dopo essersi rivolta ad alcuni fiscalisti, la 49enne ha deciso di affidare la sua pratica a un avvocato.

“A casa sdrammatizziamo sulla vicenda e ci scherziamo su con i miei figli – prosegue – ma, volendo usare un eufemismo, questo piccolo “ostacolo” non mi consente di avere la pensione di invalidità che invece mi spetterebbe per legge.

Né mi consente nemmeno di intestarmi una fattura, perché ovviamente da morta non posso farlo. Tutto ciò è davvero paradossale“.

La sua pratica pensionistica risulta ufficialmente cancellata per decesso negli archivi centrali dell’Istituto di previdenza nazionale. Ma la D’Ambrosio non si perde d’animo: “Sono sicura che verrò a capo di tutto questo», ha concluso. “D’altronde non sono morta e se ne sono accorti anche gli addetti dell’ufficio Inps di Nocera Inferiore.

Ovviamente non mi spiego ancora perché, dopo quel colloquio, la mia situazione non sia risolta”.

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