Politica

Scafati, il questionario di Aliberti per scoprire parenti malavitosi

SCAFATI. Stando a quanto rivela La Città, il sindaco di Scafati Pasquale Aliberti, avrebbe preparato un questionario per scoprire eventuali rapporti di parentela con malavitosi, da parte dei dipendenti Acse delle partecipate del Comune scafatese. Più che un questionario, però, sembrerebbe un’autocertificazione nella quale i funzionari dichiarano di «non avere per quanto è a mia conoscenza – si legge testuale nel modulo – parenti entro il quarto grado condannati per 416 bis».

L’iniziativa nasce da una richiesta del primo cittadino, indagato per associazione mafiosa e scambio di voto, che ha avviato questa verifica il primo giorno di agosto. Aliberti, ha scritto a tutte le società in cui l’ente ha partecipazioni per accertarsi che il personale sia “pulito”. L’episodio non ha potuto fare a meno di scatenare un forte stupore tra gli esponenti dell’opposizione. «Si passa dal grottesco alla farsa – dichiara il consigliere del Pd, Michele Grimaldi – questa attenzione per la legalità arriva fuori tempo e in modo anomalo. Perché non ha chiesto al Piano di zona di fornire gli stessi dati, visto che il Comune è stato capofila dell’Ente? Avremmo preferito che la giunta avesse adottato lo stesso principio di onorabilità, ripristinando la legalità, anche quando ha firmato una delibera per bloccare gli sgomberi delle case pubbliche occupate da noti pregiudicati».

 

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio