Cronaca

Scandalo corruzione al Comune di Camerota: “Tuo figlio ha messo incinta la fidanzata, votami e lo assumo”

«Votami e sistemerò tuo figlio. La fidanzata è rimasta incinta». Emblematico del livello altissimo di corruzione che imperava nell’amministrazione comunale di Camerota sono le intercettazioni raccolte grazie alla micro telecamere installate nell’ufficio del sindaco e nell’ufficio affari generali tra settembre ed ottobre del 2016.

Scandalo corruzione al Comune di Camerota

Gli ex amministri coinvolti nell’inchiesta della Procura di Vallo si spartiscono posti di lavoro con l’unico obiettivo di racimolare consensi elettorali. Un suocero che cerca di sistemare entrambe le nuore, un altro che chiede lavoro per il figlio che ha messo incinta la fidanzata.

In una conversazione Michele Del Duca, ex vice sindaco, non potendo più far assumere nella Soget promette che in cambio del voto in suo favore alle elezioni comunali farà superare ad un giovane, il figlio di G., il concorso da vigile urbano. «Dice che nella Soget stanno pretendendo gente perché non fai prendere a mio figlio a lavorare», il padre del ragazzo. «…Ho fatto i nominativi quando c… Me lo hai detto ho fatto già i nominativi» la risposta di Del Duca. Il genitore non si arrende «e che ne sapevo io che io ora ieri l’ho saputo io non sapevo un c…», «..io ho fatto prendere tre persone …«. «Sai perché …io adesso te lo dico a te quello ha messo incinta l’innamorata mannaggia lo devo campare io già non posso campare da solo».

«Chi tuo figlio ? Io tre mi sono toccati gia li ho fatti i nominativi tre me ne toccavano». «Come dobbiamo fare adesso mannaggia …». Del Duca: «Vediamo che possiamo fare quando facciamo i vigili lo mettiamo a fare il vigile più di questo che possiamo fare…». Nella bufera giudiziaria che ha portato a dodici misure cautelari sono finiti gli ex sindaci Antonio Romano e Antonio Troccoli e il figlio di quest’ultimo ex consigliere comunale.

Gare di appalto vinte da imprenditori compiacenti in cambio di tangenti dopo le assunzioni di parenti dei politici. In una intercettazione l’ex sindaco Romano «non possiamo fare una cosa di queste perche …ci andiamo a squalificare tutto quanto perché due della stessa famiglia. Ci uccidono, ci crocifiggono…». Dall’altra parte «Come faccio a dire a mio figlio si e a quell’altro no …e allora dovreste trovare una soluzione perché non è passato tramite me…questa questa richiesta perchè non mi sarei mai mai permesso». L’ex sindaco cerca di far capire ad un suocero che non può far assumere entrambe le nuore.

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