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Scandalo mazzette: dimissioni di Brigante accettate

SALERNO. Con una richiesta di dimissioni ha detto addio al suo lavoro al Ruggi il neurochirurgo Luciano Brigante, coinvolto nello scandalo delle mazzette per bypassare le liste d’attesa in Neurochirurgia.

Lo scorso 4 agosto, secondo quanto riportato da lacittàdisalerno, Brigante ha presentato le dimissioni da direttore facente funzioni del reparto di Neurochirurgia, unità in cui non era più presente da aprile 2016 quando scattarono i domiciliari, perché accusato del reato di concussione.

Al direttore generale dell’Azienda ospedaliera universitaria Ruggi d’Aragona, Nicola Cantone, non è rimasto altro da fare che prenderne atto e accogliere le dimissioni, revocando di conseguenza anche il provvedimento di sospensione dal servizio che scattò in ospedale in seguito all’inchiesta della Procura di Salerno.

Indagini che iniziarono nel 2015 e che videro implicato il medico per alcuni interventi chirurgici eseguiti con immediatezza, al di fuori delle liste d’attesa e senza autorizzazione dell’Azienda ospedaliera, inducendo gli ammalati a pagare una tangente per eseguire l’operazione il prima possibile.

La delibera di presa d’atto delle dimissioni è stata pubblicata ieri sul sito del Ruggi. Quando ci sarà l’esito definitivo del procedimento giudiziario, l’Azienda ospedaliera universitaria potrebbe chiedere un eventuale risarcimento al professionista.

Il posto di Brigante non dovrebbe rimanere vuoto a lungo. A gennaio scorso l’Azienda, tramite bando, aveva già scelto il numero uno di Neurochirurgia ospedaliera del Ruggi, Giuseppe Catapano, in carico a Benevento, vincitore di concorso designato come nuovo dirigente del reparto. Al Ruggi, inoltre, c’è anche una Neurochirurgia universitaria, diretta dal professore Giorgio Iaconetta.

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