Cronaca

Scontri tra tifosi di Paganese e Casertana, 9 arresti

Sono 9 gli arresti a seguito degli scontri tra tifosi della Paganese e Casertana. Sette tifosi della Paganese e due della Casertana sono stati arrestati con le accuse di resistenza a pubblico ufficiale, possesso e lancio di oggetti contundenti e fumogeni, rissa e devastazione.

Scontri tra tifosi di Paganese e Casertana, nove arresti

I nove sono ai domiciliari in attesa dell’udienza di convalida. C’è l’ipotesi di un’imboscata dietro i tafferugli di domenica scorsa, a Pagani. Lo riporta l’odierna edizione de Il Mattino.

Interviene il Ministero

Il Ministero dell’Interno interviene dopo gli scontri tra tifosi di Paganese e Casertana. Scene di violenze inaudita quelle avvenute a Pagani nel pomeriggio di domenica 22 gennaio, prima del match valevole per la 20esima giornata del campionato di Serie D, girone G.

L’arresto

Personale dell’Arma dei Carabinieri e della Polizia di Stato ha eseguito congiuntamente l’arresto in
flagranza differita di 9 soggetti, rispettivamente 7 tifosi della Paganese e 2 della Casertana, alcuni dei
quali già in passato colpiti da provvedimenti di DASPO. In particolare, con le indagini avviate in
seguito agli scontri fra opposte tifoserie avvenuti domenica 22 gennaio 2023 lungo il percorso per
raggiungere lo stadio comunale “Marcello Torre” di Pagani, in occasione dell’incontro di calcio
Paganese – Casertana, si individuavano gli autori rimasti in un primo momento ignoti, avendo agito
gli stessi con volto travisato da passamontagna.

I soggetti sono indagati a vario titolo per i reati di possesso e lancio di oggetti contundenti e fumogeni,
di resistenza a un pubblico ufficiale, rissa, devastazione ed altri, in relazione alle condotte che hanno
determinato, tra l’altro, l’incendio di un pullman di tifosi della compagine casertana, il conseguente
danneggiamento di un edificio e di plurimi beni nell’area circostante, nonché il ferimento di uno dei
Carabinieri intervenuti a presidio dell’ordine pubblico.

Il PM di turno della Procura della Repubblica di Nocera Inferiore, avvisato dell’arresto e dei motivi a
sostegno dei provvedimenti coercitivi, ha disposto la traduzione degli indagati presso le rispettive
abitazioni in regime di arresti domiciliari, in attesa della fissazione dell’udienza di convalida
dell’arresto

Redazione L'Occhio di Salerno

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