Cronaca

Scontri tra ultras durante Ebolitana-Portici: sei indagati, uno ai domiciliari

Sarno un campo, non di calcio bensì di battaglia. È quanto accadde il 2 febbraio scorso in seguito al match Ebolitana-Portici. Sei le persone indagate, quattro ebolitani e due sarnesi. Arriva la decisione: uno di loro, l’ebolitano Giuseppe D’Agostino, 28 anni, è finito ai domiciliari. Per gli altri 5 invece l’obbligo di firma.

La finale del girone di Coppa Italia si disputo in “terra neutra”. Erano le 21.00. Al fischio finale, però, alcuni tifosi bianco-azzurri, probabilmente amareggiati dal risultato, aggredirono le forze di polizia che separavano le due tifoserie, lanciando diversi oggetti con lo scopo di colpire gli “avversari”. Pietre, transenne, oggetti contundenti. Solo dopo alcune ore e grazie all’utilizzo di lacrimogeni i facinorosi decisero di lasciar perdere.

Le indagini portarono alla ricostruzione delle fasi salienti e si risalì alle identità di alcuni ultras, anche grazie alla collaborazione dei carabinieri di Eboli. Il Pm, Lenza, ha quindi formulato la richiesta di misura cautelare personale per pericolo di reiterazione della condotta.

Il gip ha emesso quindi l’ordinanza di sottoposizione agli arresti domiciliari nei confronti di Giuseppe D’Agostino, 28 anni, già gravato da precedenti, e nei confronti degli altri cinque indagati ordinanza applicativa di obbligo di firma presso la polizia giudiziaria. Oggi è previsto l’interrogatorio davanti al gip. Tutti i sei indagati risultano colpiti anche da Daspo emesso dal Questore di Salerno, per le medesime condotte.

 

(fonte e foto Il Mattino)

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