Cronaca

Scuole a Salerno, la mensa che vorrei …

SALERNO. Non si placa l’attenzione dei genitori della città di Salerno sul servizio di mensa scolastica.

Benché la percentuale di alunni richiedenti rimane bassa, circa il 20%, considerata una scelta obbligata, necessaria per i lavoratori con figli in età scolare, si traduce poi come un’ opportunità di educazione alimentare, convivialità ed integrazione sociale.

Agli atti, negli anni sono state singolarmente rivolte numerose istanze alle dirigenze scolastiche ed enti preposti, tuttora rimaste disattese.

Però qualcosa sta cambiando, su emulazione di altre città italiane che sembrano eccellere in ristorazione scolastica fornita da partners esterni, nasce anche a Salerno il Comitato Mensa Scolastica Salerno, con l’intento di raccogliere ed unificare proposte esigenze ed aspettative degli interessati su tutto il territorio cittadino.

Alla guida del Comitato Mense Salerno   la Dott.ssa Eliana Glielmi, Food Technologist, si dice al completamento di un documento unico da sottoporre all’attenzione del Primo Cittadino, organi e ditte implicate, atto a denunciare le lacune riscontrate dagli utenti nei punti di:

  • Tempistica: in  risalto la difficoltà delle famiglie salernitane nel conformarsi al conclamato inizio e fine della prestazione, che pecca di circa due mesi nel normale decorso annuale delle scuole. Famiglie, costrette a sostenere spese-extra eludibili, che gravano sull’organizzazioni familiari, destabilizzando in primis i minori.
  • Trasparenza: parziale documentazione  sui siti adibiti all’informazione a garanzia ed affidabilità del servizio. Certificati di migrazione mancanti, falle in filiera e tracciabilità di ogni singolo alimento distribuito.
  • Scodellamento in loco: consigliato in sostituzione del metodo attuato finora. Auspicabile sia in termini di salute che in significativa riduzione d’ uso di plastiche e consequenziali di rifiuti urbani.
  • Varietà e qualità del cibo: una comunità ben informata  spinge ed adotta una sempre più accurata dieta salubre ed equilibrata in apporti nutritivi con innovazione e curiosità verso anche diverse scelte alimentari distanti dalla tradizione, ma in perpetuo aumento.

L’ intero capitolato alimentare ha un incontestabile e decisivo influsso sullo sviluppo psicofisico dei nostri figli, maggiore della condotta servita nelle stesse abitazioni, pertanto occorre essere più accurata e ricercata possibile.

Insomma, a modesto avviso di questo Comitato Speciale bisognerebbe riformare, “rivoluzionare” l’assetto organizzativo e distributivo del dibattuto oggetto, che ha oramai raggiunto una richiesta di compartecipazione dei suoi cittadini contribuenti al pari di istituti d’istruzione privati, senza oltremodo sottolineare che il tutto potrebbe o dovrebbe  divenire in forma gratuito.

Certi di un gentile ma repentino aggiornamento ai siti di riferimento, dato l’imminente avvio del beneficio nel corrente anno scolastico, i genitori si dichiarano risoluti tuttavia aperti al confronto, invitando a una stretta collaborazione con gli enti di competenza territoriale.


di Simona Apicella

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