Cronaca

Sequestrato materiale ferroso alle Fonderie Pisano, il comitato: «chiudete il mostro»

SALERNO. Sequestrato materiale ferroso alle Fonderie Pisano dal Noe di Salerno. 3mila tonnellate sotto sigilli, adesso riesplode la polemica sull’impianto. Il comitato “Salute e Vita”, guidato da Lorenzo Forte, chiede nuovamente la chiusura del “mostro”.

«Tale decisione – spiegano – non fa che confermare ciò che noi viviamo ogni giorno e cioè l’inferno in terra a causa degli odori nauseabondi e delle polveri nere metalliche provenienti dalle Pisano. Una triste storia che si ripete da anni.

Ormai ogni giorno siamo costretti a chiamare le forze dell’ordine perché l’area è irrespirabile, e le abitazioni sono imbrattate da polveri nere metalliche. Le tantissime segnalazioni alle forze dell’ordine di questi giorni provengono da diversi quartieri della città, dal Parco Pinocchio e Cappelle, dal centro alla periferia».

Continua il pressing nei confronti dei vertici comunali, adesso i membri del comitato si rivolgeranno ai propri legali per diffidare il sindaco Vincenzo Napoli in modo che «faccia richiesta d’accesso agli atti anche delle ultime criticità accertate, e poi provveda ad emanare un’ordinanza contingibile urgente di immediata chiusura».

Pronta anche una lettera diretta alla Regione nella quale si chiede di procedere alla revoca dell’Aia in quanto «come già scritto nei due provvedimenti di sospensione della Regione emanati nel 2016, la normativa relativa all’Autorizzazione integrata ambientale prevede che ad una terza violazione di norme relativa all’Aia si provveda d’ufficio alla sua revoca».

Richiesto anche un incontro con il governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca ed il vice presidente Fulvio Bonavitacolo. Frecciatina anche alla famiglia Pisano: «Questa ennesima violazione ci lascia basiti e c’indigna profondamente, perché mette ancora una volta in luce che ci troviamo innanzi ad un imprenditore che, nonostante sappia che la sua azienda sia oggetto di controlli e verifiche, persevera nella sua condotta non rispettosa della legalità e delle norme anzi dimostrando con i fatti l’arroganza e la convinzione di essere al di sopra della legge».

 

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