Cronaca

Sequestrò e picchiò un uomo per un vecchio debito: condannato

Sequestrò e picchiò un uomo per un vecchio debito: Marco Ferraiolo è stato condannato a 6 anni e 6 mesi di reclusione. L’accusa di sequestro ai fini estorsivi è stata ridimensionata in sole lesioni ed estorsioni. Come riporta l’edizione odierna de Il Mattino.

Sequestrò e picchiò un uomo per un vecchio debito: condannato

Marco Ferraiolo aveva sequestrato M.S. per un vecchio debito per un incidente stradale. Ferraiolo lo aveva picchiato prima con i pugni e poi con una mazza da baseball minacciandolo di morte con un coltello a scatto se il fratello non gli avesse portato subito 1.400 euro.

L’accusa di sequestro di persona, in sede di giudizio, è venuta a cadere per un difetto nella presentazione della querela da parte della vittima alla quale, per quella violenza, fu riscontrata una prognosi di quindici giorni.

Il processo

E così, mentre il pm aveva chiesto per Ferraiolo 16 anni ed 8 mesi, la pensa sentenziata ieri per lui è stata di 6 anni e 6 mesi. Gli è stata riconosciuta l’aggravante di aver agito mentre era agli arresti domiciliari (il giovane, difatti, era stato arrestato nell’ambito di un blitz antidroga).

Il pubblico ministero aveva chiesto 11 anni e 2 mesi anche per la sua compagna di allora, che partecipò alla spedizione punitiva. Ma Lucia Scannapieco è stata assolta e le è stato revocato anche l’obbligo di presentazione alle polizia giudiziaria.

I fatti

I fatti contestati risalgono agli inizi di giugno del 2020. I 1.400 euro chiesto da Ferraioli sono stati indicati anche dalla vittima quale “prezzo della liberazione”. Ferraioli e Scannapieco, arrivarono sul posto dove si trovava la vittima, M.S., con il chiaro intento di prelevarlo. Alla guida vi era la donna. Ferraiolo scese dall’abitacolo, caricò l’uomo con forza prendendolo per il giubbotto all’altezza del collo mentre lui lo implorava di lasciarlo andare.

Ferraiolo lo caricò sul sedile posteriore sferrandogli dei pugni, continuando a picchiarlo mentre il suv guidato dalla donna correva a velocità sostenuta proprio verso l’abitazione di Ferraiolo. Una volta portato con violenza in casa, qui la vittima fu picchiata ancora, con una mazza da baseball. “Dici a tuo fratello di portare 1.400 euro” gridò l’aggressore alla vittima.

Poi prese un coltello a scatto, lo aprì mostrandoglielo e gli disse che se non arrivavano i soldi lo avrebbe ucciso. Dopo la telefonata al fratello gli sequestrò il cellulare per evitare che chiedesse aiuto. L’aggravante di Ferraiolo, sottolineano i giudici, era quella di aver commesso il fatto mentre si trovata agli arresti domiciliari.

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