Curiosità

Slot machine e videolottery: Salerno prima in Campania

L’Italia è il quarto paese al mondo per spesa nel gioco d’azzardo. O almeno lo era nel 2016 quando il settimanale inglese The Economist diede la notizia mettendoci alle spalle di Stati Uniti, Cina e Giappone.

La situazione, nel frattempo, non dovrebbe essere cambiata granché.

Perché se la spesa, vale a dire il dato che otteniamo togliendo dalle somme giocate quelle poi ridistribuite sotto forma di vincite, era pari a 19 miliardi nel 2016, l’anno passato ha raggiunto quota 20,5 miliardi di euro.

Gran parte dei quali provenienti da due sole tipologie di giochi: le new slot machine da bar (AWP) e le videolottery (VLT).

Assieme questi due passatempi rappresentano, infatti, una fetta grande 10,6 miliardi (7,8 dalle AWP, 2,8 dalle VLT). Cifra che stacca di un bel po’ quelle prodotte da lotterie e Gratta&Vinci (2,43 miliardi), Lotto (2,42), bingo (1,53), giochi a base sportiva (1,34), i casinò online come quello di NetBet e gli altri giochi d’abilità a distanza (0,7), i giochi numerici a totalizzazione (0,6), le scommesse virtuali (0,2), l’attività legata all’ippica (0,1) e, ultimo arrivato in ordine di tempo, il betting exchange (solo, si fa per scrivere, 6 milioni).

E proprio volendo approfondire il rapporto fra gli italiani e le slot machine/videolottery, ci imbattiamo in un sito web che ci fornisce un bel po’ di numeri interessanti. A livello nazionale, ma anche regionale, provinciale e, perfino, comunale.

L’Italia delle slot, questo il nome della pagina web, ci racconta che con una giocata pro capite di 851 euro nel 2016 (+ 45 euro rispetto al 2015) la provincia di Salerno si piazza davanti a tutti gli altri quattro territori della regione.

L’area di Caserta segue, infatti, con 807 euro (+ 79 rispetto al 2015), quella di Benevento con 668 (+ 71), quella di Avellino con 641 (+ 42), mentre la città metropolitana di Napoli chiude la graduatoria con 555 (+ 17).

Ma non è tutto.

Nella sola città di Ippocrate nel 2016 si contavano 1.351 macchinette, 1.070 delle quali erano new slot machine, mentre 281 rientravano nella categoria videolottery.

Assieme e in dodici mesi hanno raccolto una cifra pari a 223,94 milioni di euro (65,5 AWP – 158,4 VLT). In altre parole è stato come se ognuno dei 134.850 abitanti del comune avesse giocato 1.660 euro in 365 giorni.

Un valore, quest’ultimo citato, superiore di oltre 800 euro a quello fatto registrare dall’intero territorio provinciale.

Adesso però l’attenzione è rivolta su cosa succederà in questo 2018.

Da qualche settimana è stato, infatti, convertito in legge dai due rami del Parlamento il decreto recante “disposizioni urgenti per la dignità dei lavoratori e delle imprese” fortemente voluto dal nuovo governo. Un provvedimento con al suo interno una serie di restrizioni rivolte proprio verso il settore del gioco d’azzardo.

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