CuriositĆ 

Tabagismo, il sondaggio: i poveri fumano piĆ¹ dei ricchi

Il numero di fumatori tra quelli con meno istruzione o guadagni minimi ĆØ aumentato negli ultimi due anni da un quarto a un terzo. In tutti gli altri gruppi sociali, questo numero ĆØ in diminuzione, secondo un sondaggio condotto dalla Fondazione contro il cancro belga su un campione rappresentativo di tremila partecipanti e riportato sabato dai giornali fiamminghi Het Nieuwsblad e De Standaard.

Un confronto tra l’indagine sul tabacco pubblicata lo scorso ottobre dalla Cancer Foundation con la stessa indagine risalente al 2015 ha giĆ  dimostrato che il numero complessivo di fumatori non diminuisce piĆ¹. Proprio come due anni fa, un belga su cinque di etĆ  compresa tra 15 e 75 anni fuma sigarette. Ma dietro questo status quo, c’ĆØ un’evoluzione sorprendente.

“Il fumo sta diventando sempre piĆ¹ una prerogativa dei poveri”, afferma Suzanne GabriĆ«ls della Fondazione. La soluzione prospettata dalla Fondazione contro il cancro ĆØ la stessa che da tempo lo ā€œSportello dei Dirittiā€, sostiene: l’aumento del prezzo di sigarette e tabacchi lavorati. “Questo ĆØ l’unico modo per ridurre significativamente il numero di fumatori tra le classi sociali svantaggiate” ha evidenziato la Fondazione belga.

Giovanni D’Agata, presidente dello ā€œSportello dei Dirittiā€, ritiene utile rilanciare per l’ennesima volta anche in Italia giacchĆ© tutte le misure adottate sinora attraverso gli strumenti di comunicazione e dissuasione non hanno comportato alcuna significativa riduzione della platea dei fumatori, soprattutto tra le classi meno abbienti.

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