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Soppressione tribunali Sala Consilina: ricorso alla Corte Europea

SALA CONSILINA. La vicenda della soppressione del tribunale di Sala Consilina, e di altri 30 tribunali in tutto il territorio italiano, varca i confini nazionali e si appresta ad arrivare davanti alla Corte di Giustizia Europea.

Amministrazioni comunali e ordini forensi dei tribunali vittime della soppressione, coordinati da un gruppo di avvocati appartenenti all’ex foro di Mistretta stanno approntando, secondo quanto riportato da lacittàdisalerno, un ricorso da presentare alla Corte Europa con la speranza di ottenere l’annullamento degli effetti della riforma della geografia giudiziaria attuata nel 2013 e che, stando a quanto sostengono i rappresentanti dei tribunali soppressi, ha violato una serie di diritti sanciti dalla Costituzione: la parità dei diritti dei cittadini, il diritto al servizio dell’amministrazione della giustizia, l’attuazione del decentramento amministrativo, ed il diritto al giusto processo.

Proprio per discutere del ricorso e delle altre iniziative da attuare per cercare di ottenere la riapertura dei 31 tribunali, il prossimo sette di settembre a Roma si terrà un incontro tra rappresentati dei fori vittime della soppressione e delle amministrazioni comunali dove gli stessi erano ubicati.

Una data, quella del sette settembre, che non è affatto casuale. Infatti il sette settembre 2012 è la data del decreto legislativo n.155 di revisione delle circoscrizioni giudiziarie, meglio conosciuto come “taglia tribunalini”, che ha dato attuazione alla delega al Governo attribuita dalla legge finanziaria del 2011. Il decreto, oltre ad aver causato la soppressione di 31 tribunali e 31 procure, ha anche chiuso 220 sezioni distaccate di tribunale.

Nel caso di Sala Consilina l’accorpamento con il tribunale di Lagonegro ha portato anche alla soppressione della sede distaccata di Sapri. A Roma il 7 settembre sarà presente anche il sindaco di Sala Consilina Francesco Cavallone.

«Anche se da qualche tempo la vicenda non è più oggetto di attenzione da parte dell’opinione pubblica – ha sottolineato il primo cittadino – l’amministrazione comunale ha sempre mantenuto alta la guardia e i rapporti con le altre amministrazioni comunali per fare fronte comune in questa che è soprattutto una battaglia di civiltà, perché il provvedimento che ha soppresso il tribunale di Sala Consilina è un provvedimento scellerato e mortificante nei confronti di un territorio come il Vallo di Diano che nel corso degli ultimi anni ha subito e continua a subire lo scippo di servizi.

L’ultimo regalo che ci è stato fatto, sempre dallo stesso ministero è quello della chiusura del carcere, senza però porsi il problema della fine che avrebbero fatto i detenuti visto che, nel nuovo circondario del Tribunale di Lagonegro, il terzo per estensione in Italia, non c’è nemmeno un istituto penitenziario».

Alla battaglia per la riapertura dei tribunali sta prendendo parte il Comune di Vigevano anche attraverso un consigliere comunale del comune lombardo, originario di Sala Consilina. Si tratta di Franco Notarfrancesco.

«Ci stiamo battendo per unire tutti i comuni italiani che si sono visti sottrarre il tribunale ha dichiarato il consigliere comunale – ora stiamo lavorando per organizzare un incontro anche qui a Vigevano per fare il punto della situazione.

La chiusura dei tribunali non ha portato ad alcun risultato positivo in termini di miglioramento della gestione della macchina della giustizia, ma ha solo penalizzato cittadini ed operatori del settore».

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