Cronaca

Spaccio nella Piana del Sele, inchiesta Thunderbolt: arrivano gli sconti di pena

SALERNO. Numerosi sono gli sconti di pena in Appello per i protagonisti dell’operazione, denominata Thunderbolt, su un giro di spaccio messo in piedi tra i Picentini e la Piana del Sele.

Ieri, infatti, davanti ai giudici della Corte d’appello del tribunale di Salerno, sono stati avanzati i concordati per una decina di imputati che, rinunciando parzialmente ai motivi di appello, hanno potuto beneficiare della riduzione di pena.

Spaccio nella Piana del Sele: ecco gli sconti di pena

Questa la nuova situazione delineata, come riporta Il Mattino:

  • Cinque anni e 6 mesi di reclusione per Francesco Rainone (condannato in primo grado ad 8 anni di reclusione);
  • 4 anni e 6 mesi per Annarita Di Matteo;
  • 5 anni e 6 mesi per Vittorio Pone;
  • 4 anni e 6 mesi per Rosanna Abate (gli imputati sono assistiti dall’avvocato Luigi Capaldo);
  • 2 anni e 4 mesi per Giuseppe Curcio, assistito dall’avvocato Orazio Tedesco;
  • 3 anni ed 8 mesi per Antonietta Di Marco; Jessica Paola; Gianluca Di Benedetto e Romina Coppola (assistiti da Giuseppe Russo)
  • 5 anni e 6 mesi per Carmine Landi assistito dall’avvocato Pierluigi Spadafora.

L’inchiesta in oggetto è quella che ha ricostruito quattro gruppi criminali che avevano la loro base operativa a Battipaglia e reti di spacciatori che vendevano sulle piazze di Pontecagnano, Bellizzi e dei Picentini.

L’inchiesta

Si tratta di un’inchiesta della Dda che ha avuto inizio nel 2014 dopo che, in pochi giorni, furono identificati i responsabili dell’omicidio di Vincenzo Persico, detto “Coca-Cola”, avvenuto a Montecorvino Rovella.

Dal lavoro investigativo sulla mattanza del figlio di Ciro Persico, vecchio boss del centro storico di Salerno, sono stati ricostruiti gli intrecci che hanno portato ai contrasti per lo spaccio sulla piazza picentina.

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