Cronaca

Spari a Pastena contro uno degli Stellato, il suo racconto non convince

I precedenti di Castellano indirizzano le indagini verso i dissidi tra gang rivali sullo spaccio

Sparatoria contro uno degli Stellato a Pastena. Antonio Castellano, ferito venerdì mattina da un colpo di pistola, ha a carico piccoli precedenti per droga. Questi ultimi potrebbero indirizzare le indagini degli inquirenti verso i dissidi tra gang rivali per il controllo dello spaccio. Inoltre, come ripota Il Mattino, la parentela della vittima con Giuseppe Stellato conosciuto come *Papacchione” negli ambienti criminali salernitani, potrebbe far focalizzare l’attenzione degli inquirenti su tutte quelle nuove leve della criminalità organizzata cittadina che stanno tentando di prendere il sopravvento ed affrancarsi dai volti più noti della vecchia guardia che negli ultimi decenni hanno continuato a controllare tutte le attività illecite nel capoluogo di provincia.

Spari contro uno Stellato: indagini in corso

Al momento il lavoro svolto dai carabinieri del nucleo investigativo del reparto operativo vo del comando provinciale (agli ordini del colonnello Giancarlo Santagata e del maggiore Gabriele Lo Conti) non tralascia alcuna direzione anche se, nonostante il massimo riserbo sulle indagini qualche pista privilegiata gli inquirenti potrebbero già averla.

I dubbi degli inquirenti

A quanto pare Antonio Castellano non ha riferito particolari utili alle investigazioni: ha detto di non sapere chi potrebbe avergli sparato né il motivo (versione, fornita ai carabinieri della compagnia Salerno, agli ordini del maggiore Adriano Castellari, intervenuti nell’immediatezza dei fatti, che non convincerebbe molto) affermando solo di essere stato svegliato da una citofonata alle 6.30 di venerdì e di essersi affacciato alla finestra della cucina (al terzo piano di una palazzina di piazza San Martino a Pastena, dove risiede con la sua famiglia) che affaccia sul portone ed ha sentito un colpo che gli ha trafitto il polso. Ma sarà vero che la vittima si sia affacciata alla finestra senza neanche accertarsi dell’identità di chi aveva citofonato? Considerando anche l’orario.

Le indagini

Sicuramente Castellano, che dopo il ferimento è stato ricoverato all’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona per essere sottoposto ad un intervento chirurgico, sarà nuovamente ascoltato dagli investigatori così come i familiari che a quell’ora erano in casa con lui o eventuali testimoni. Gli investigatori stanno anche verificando l’eventuale presenza di telecamere. Al momento non risultano indagati anche se carabinieri stanno effettuando controlli incrociati su una serie di persone che gravi- tano intorno alla criminalità cittadina e che potrebbero avere a che fare o sapere qualcosa dell’attentato, che ha il sapore di un vero e proprio avvertimento. Per di più chi ha sparato sarebbe un buon tiratore avendo colpito la vittima solo ad un polso nonostante la non poca distanza tra la strada ed il terzo piano dove si è affacciato Castellano.

Fonte: Il Mattino

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio