Si riaccende la rivalità tra Napoli e Salernitana: ma come e perché è nata? | La storia
La storia della rivalità tra Napoli e Salernitana: come e perché è nata. I precedenti e gli scontri tra le due tifoserie

Come e perché è nata la rivalità tra Salernitana e Napoli? Il ritorno dei granata in Serie A ha riacceso il dibattito sulla rivalità sportiva tra le due città. Due popoli diversi, divisi da circa cinquanta chilometri. Una questione tornata di grande attualità dopo il ritorno della Salernitana in Serie A: già dopo la promozione dei granata due anni fa, furono sollevate polemiche, con le dichiarazioni di Diego Armando Maradona Junior, dello scrittore Maurizio De Giovanni e l’ironia social di molti tifosi napoletani. Ma vediamo come, quando e perché è nata questa rivalità.
Come e perché è nata la rivalità tra Salernitana e Napoli
Come di consueto, non si può individuare un singolo momento in cui è nata la rivalità. Bisogna in primo luogo sottolineare che spesso, tra città della stessa regione, nascono rivalità di campanile, soprattutto tra squadre che si ritrovano nella stessa categoria. Ma c’è anche un discorso sociale, con il napolicentrismo che spesso non è stato accettato di buon grado dai salernitani (e dai residenti delle altre province campane) così come accade in tutte le regioni d’Italia.
Da un punto di vista calcistico, il primo derby tra Salernitana e Napoli risale al 1945. Il club salernitano è stato fondato nel 1919, quello partenopeo nel 1926. Prima della nascita del sodalizio azzurro, i salernitani hanno avuto modo di affrontare le squadre della città di Napoli da cui poi sarebbe nato il club azzurro attuale. Nella stagione di Prima Categoria 1920-1921 la Salernitana si trovò di fronte il Naples, che vinse 1-0 a Salerno e 2-0 a Napoli. In quella successiva la Salernitana affrontò sia il Naples (che batté i salernitani 2-1 a Salerno e 2-0 a Napoli) che l’Internazionale Napoli (anch’essa sconfisse i cugini salernitani prima 3-1 a Salerno e poi 2-0 a Napoli). In entrambi i campionati la Salernitana terminò ultima nel proprio girone.
Derby Napoli-Salernitana, le prime sfide nella storia
Anni ’30: le sfide tra Salernitana e Napoli Riserve
Nella stagione successiva le sfide saranno di 4-1 per la Salernitana a Salerno con reti di Codari (S) al 15°, Bergamini (S) al 43°, Ragusa (N) al 51° , Codari (S) al 73° e Finotto (S) all’85°; e di 2-2 a Napoli, con una Salernitana che dapprima passa in vantaggio (Finotto al 7°), poi raddoppia (Carella al 35°), ma si fa rimontare per via delle reti di Gravisi al 49° e di Giraud all’82°. Sarà una stagione in cui il Napoli Riserve si piazzerà settimo, mentre la Salernitana raggiungerà il terzo posto. A partire dalla successiva stagione le “squadre riserve” dei club di Serie A cesseranno l’attività in terza serie, cosicché la Salernitana non si incontrerà mai più con la selezione B dei partenopei.
Negli anni quaranta
Negli anni ottanta
La successiva sfida tra Salernitana e Napoli si svolse nel 1985 nuovamente in Coppa Italia. La gara terminò 3-1 a favore dei partenopei (Napoli, 28 agosto 1985), con reti di Maradona per il Napoli, Billia su rigore per la Salernitana, nuovamente Maradona (su rigore), e infine Manzo (a causa di un’autorete).
Nella stagione calcistica 1999-2000 granata e azzurri si affrontarono per 4 volte in competizioni ufficiali. Il derby si disputò inizialmente in Coppa Italia, attraverso un meccanismo di andata e ritorno: all’andata la gara si concluse con un 2-0 per la Salernitana grazie ad una doppietta di David Di Michele (Salerno, 15 agosto 1999); al ritorno terminò 3-0 per i napoletani che quindi ebbero accesso al turno successivo della coppa. Nel campionato di Serie B 1999-2000, con i granata reduci da una retrocessione dalla serie A e gli azzurri per il secondo anno di fila in cadetteria, le sfide terminarono 1-1 a Salerno (3 ottobre 1999) e 3-1 per i partenopei a Napoli (5 marzo 2000). In quella stagione il Napoli si classificò al secondo posto e fu promosso in serie A, mentre la Salernitana si piazzò settima.
Con la retrocessione del Napoli in serie B, le due compagini si incontrarono di nuovo nella stagione 2001-2002 e i due derby terminarono 1-1 a Napoli, con gol di Lazzaro al 94′ per la Salernitana, da poco entrato in campo (27 gennaio 2002) e 3-1 a Salerno per la Salernitana (10 marzo 2002). Il campionato si concluse con il Napoli al quinto e la Salernitana al sesto posto.
Nella stagione seguente (Serie B 2002-2003) ci furono 3 derby ufficiali: uno in Coppa Italia che terminò 1-1 con reti di David Sesa per il Napoli e Fabio Vignaroli per la Salernitana (Napoli, 25 agosto 2002), e due in campionato: il Napoli perse a Salerno per 2-0, ma vinse in casa per 2-1 (24 novembre – 26 aprile). Il Napoli si classificò quindicesimo, la Salernitana ultima, ma non retrocesse per via del Caso Catania.
Il 17 agosto 2003, a Salerno si svolse un ennesimo match di Coppa Italia, che terminò con uno 0-0. Nel campionato di Serie B 2003-2004 entrambe le sfide tra granata e azzurri finirono 0-0 (9 novembre – 3 aprile), e il Napoli terminò quattordicesimo, la Salernitana quindicesima. Il Napoli fu però retrocesso per inadempienze finanziarie, e fu rifondato con il nome di Napoli Soccer.
Le ultime partite tra Salernitana e Napoli sono due sfide di Coppa Italia: l’una giocata nell’autunno del 2008, negli ottavi di finale, in cui nella gara unica giocata a Napoli i partenopei vincono per 3-1; l’altra all’estate del 2009, in cui nella gara secca del secondo turno giocata al San Paolo (con divieto d’accesso alla tifoseria della Salernitana) la partita finisce 3-0 per i padroni di casa.
I precedenti tra Napoli e Salernitana: tutti i risultati
Di seguito tutti i precedenti tra Napoli e Salernitana con risultati e marcatori dal 1945 ad oggi
La partita con la Juve Stabia
Uno degli episodi cruciali per la rivalità tra Salernitana e Napoli risale al 22 giugno 1994, quando la squadra granata allenata da Delio Rossi disputò la finale play-off per la promozione in Serie B con la Juve Stabia proprio allo stadio San Paolo di Napoli. Le cronache dei tifosi raccontano che in quell’occasione molti supporter azzurri si schierarono dalla parte dei “cugini” stabiesi.
Fino a quel momento c’era infatti stato un rapporto di rispetto (anche per i pochi incroci). In molti invece sostengono che la rivalità sia esplosa nel 1998, in seguito alla promozione in Serie A della Salernitana e alla simultanea retrocessione in Serie B del Napoli.
Gli scontri tra tifosi di Napoli e Salernitana
Nella storia ci sono stati anche casi di scontri e tafferugli tra i tifosi di Napoli e Salernitana. Il 18 agosto 1982 i granata riaffrontarono il Napoli, stavolta in Coppa Italia. La partita terminò con la vittoria azzurra con un rigore segnato da Ferrario. A fine gara non mancarono gli scontri tra tifosi e si udì anche un colpo di pistola, che però non ebbe conseguenze. Scontri anche nei primi anni Duemila.
L’arbitro che si finse morto durante Napoli-Salernitana
Celebre è la vicenda dell’arbitro Stampecchia che si finse morto in occasione del primo storico derby tra Napoli e Salernitana, andato in scena nel 1945. Il direttore di gara, della sezione di Nola, sul risultato di 1-1 assegnò un calcio di rigore ai partenopei mandando su tutte le furie giocatori e tifosi locali. Ci fu così una invasione di campo, con l’arbitro che sospese l’incontro e si finse morto dopo aver sentito un colpo di pistola.
Il rispetto tra Napoli e Salernitana
Ad ogni modo, nella storia non sono mancate testimonianze ed episodi di solidarietà e rispetto tra le due tifoserie. Nella storia recente, si ricorda la vicinanza del popolo azzurro a quello granata in occasione della morte dello storico capo ultras Carmine Rinaldi, noto come il Siberiano, deceduto nel 2010. Stesso rispetto garantito dai supporter granata dopo la morte del tifoso azzurro Ciro Esposito, sparato prima della finale di Coppa Italia all’esterno dello stadio Franchi di Firenze.
Il tentativo di amicizia
Negli ultimi mesi, sui social è nato un gruppo che punta a creare un’amicizia tra le tifoserie di Napoli e Salernitana, anche per la presenza del patron granata Danilo Iervolino, il quale aveva più volte parlato di un “ponte” tra le due società, anche in virtù dei rapporti con il presidente azzurro Aurelio De Laurentiis. Una iniziativa che ha riscosso un discreto successo sui social, ma senza un reale impatto sulle tifoserie.