Cronaca

SviĆ² le indagini dopo il pestaggio nel carcere di Fuorni: assolto dalle accuse Dante Zullo

I fatti risalgono al 2017, durante la notte di Natale, quando il boss Dante Zullo e il figlio Vincenzo vennero aggrediti nel carcere di Fuorni

Furono pestati all’interno del carcere di Fuorni: le vittime erano il boss Dante Zullo, con il figlio Vincenzo, e secondo le accuse, avrebbero depistato le indagini fornendo informazioni non veritiere agli inquirenti. Il tribunale assolto Dante Zullo perchĆ© il fatto non sussiste, mentre ha condannato il figlio Vincenzo a 3 mesi di reclusione.

Pestaggio nel carcere di Fuorni: assolto il boss Dante Zullo

Come riporta Il Mattino, il giudice monocratico ha poi assolto Raffaele Guida, Vincenzo Mazzarella, Roberto Dell’Annunziata, Antonio De Vita, Vincenzo Santillo, Domenico Russo e Francesco Sessa per non aver commesso il fatto. iĀ due Zullo erano difesi dal legale Teresa Sorrentino. I fatti risalgono al 2017, durante la notte di Natale. Secondo le indagini, dopo una discussione con alcuni detenuti napoletani, con l’aggiunta di due salernitani, padre e figlio furono aggrediti e picchiati. Vincenzo Zullo riportĆ² la frattura dello zigomo e d alcune costole, insieme a numerose ecchimosi e piccole emorragie. RestĆ² ricoverato per 17 giorni in ospedale.

La vicenda

I motivi alla base dell’aggressione restano sconosciuti. In quell’occasione le celle sarebbero state lasciate aperte, dato il periodo. Per il pm, tuttavia, Vincenzo Zullo non si mostrĆ² collaborativo, dicendo di essere stato colpito solo da uno schiaffo all’occhio, senza indicare gli autori del gesto e riferendo versione ritenuta incompatibile con le lesioni riportate. Dante Zullo, invece, spiegĆ² di essere caduto accidentalmente nella sua cella. Ma se le accuse per quest’ultimo non hanno retto, al punto da ottenere sentenza di assoluzione, cosƬ non ĆØ stato per Vincenzo Zullo, riconosciuto colpevole e condannato a tre mesi di reclusione. Per entrambi, a breve, ci sarĆ  il vaglio della Cassazione riguardo le accuse di associazione di stampo mafioso.

Fonte: Il Mattino

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