Cronaca

Teresa resta in osservazione, il fratello accusa medici di malasanità: il caso

MERCATO SAN SEVERINO. Le condizioni di salute di Teresa Lettieri rimangono stazionarie, la  donna, 53 anni, sabato 26 agosto è stata ricoverata e operata d’urgenza presso il pronto soccorso dell’ospedale “Fucito” di Mercato S. Severino a causa di una una occlusione intestinale.

La donna, secondo quanto riporta lacittàdisalerno, è ancora sedata per favorire le funzioni respiratorie. L’intervento è stato eseguito dai collaboratori del prof. Vincenzo Pilone, direttore della U.O.C. di chirurgia generale e d’urgenza del “Fucito”.

Il personale di questo reparto, però, si ritrova a doversi difendere dalle accuse mosse dal fratello della degente, che aveva qualificato la vicenda della sorella come un caso di malasanità. I camici bianchi non hanno affatto gradito le sue dichiarazioni, soprattutto in considerazione della complessità dell’intervento eseguito e dell’ottimo esito dello stesso. Una complessità riconosciuta dalla stessa paziente, che al momento del suo ricovero al pronto soccorso avrebbe riferito ai medici di “fare un altro miracolo”.

La donna, infatti, era stata già sottoposta a precedenti interventi chirurgici per gli stessi problemi. Le sue condizioni di salute, quindi, al momento del ricovero presso il “Fucito”, risultavano già molto precarie, al punto da rendere difficoltoso qualsiasi altro tipo di intervento della stessa natura.

I medici di turno hanno dovuto eseguire un delicato intervento di laparocele, cercando di porre rimedio a un quadro clinico di per sé già molto compromesso. L’intervento, eseguito di domenica, in un giorno di drastica carenza del personale, è perfettamente riuscito. Tuttavia i medici, con la dovuta cautela, hanno dal primo momento informato i familiari sulla grave situazione generale, riferendo che la paziente doveva essere sedata e restare sotto osservazione per monitorare la reazione e la ripresa delle funzioni del suo organismo. Anche il fratello della signora Lettieri, che si era scagliato contro il personale medico di turno domenica 27 agosto, ha preso atto dello scrupolo con cui la Rianimazione e l’équipe operatoria stanno seguendo il difficile caso.

La struttura ospedaliera di Curteri, negli anni, ha subito una consistente contrazione e riduzione di reparti e personale, ma le unità mediche e paramediche rimaste in trincea si adoperano con abnegazione in tutte le attività a supporto dei pazienti, sobbarcandosi turni stressanti e cercando di ottimizzare le poche risorse ed energie disponibili. In tale contesto operativo spesso si determinano situazioni emotivamente intense, per l’ansia dei familiari dei degenti, che si libera in critiche a volte ingiustificate che non rispecchiano, come in questo caso della signora Lettieri, la realtà dei fatti.

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