Cronaca

Terrorismo, cellula a Scafati? È caccia ad una persona

Terrorismo, cellula a Scafati? È caccia ad una persona


Una cellula terroristica a Scafati con obiettivi in Spagna, Italia e al Vaticano? È su questa strada che si muove una delicata indagine della sezione Antiterrorismo a Scafati.

Due fratelli marocchini, Soulaimane e Abdelghani Bakhada, sono indagati per terrorismo internazionale e sospettati di essere stati – uno dei due – in contatto con una persona vicina alla cellula dello Stato Islamico che ha colpito Barcellona. Soulaimane, in particolare, sarebbe stato all’estero prima di far ritorno, in estate, a Scafati.

Il terzo uomo ricercato

Il terzo uomo, attualmente ricercato, pare che sia stato ospitato a Scafati. Con uno dei due fratelli, avrebbe parlato di obiettivi da colpire in Spagna, Italia e al Vaticano Resta da valutare la reale caratura dei due fratelli marocchini denunciati, di 25 e 27 anni, che potrebbero essere stati inconsapevoli di aver ospitato una persona vicina all’imam Essati.

L’identità del sospettato resta top secret.

Le indagini

Le indagini sono partite a marzo, da conversazioni in chat in cui si parlava di potenziali obiettivi. Queste conversazioni erano finite nelle mani degli inquirenti. Pare che si parlasse di obiettivi come una chiesa in Spagna (forse la “Sagrada Familia” a Barcellona) e il Vaticano, da tempo nel mirino della propaganda dello Stato Islamico.

Il 25 agosto scorso, i carabinieri erano stati a Scafati, in località San Pietro, presso il domicilio dei due fratelli marocchini Soulaimane e Abdelghani Bakhada, rinvenendo e sequestrando materiale di propaganda jihadista. Tra questi, foto e simboli dell’Isis e dell’Esercito Siriano Libero, ma anche telefoni cellulari e schede sim.

Gli obiettivi da colpire

Gli obiettivi da colpire sarebbero stati proprio l’argomento di discussione tra il terzo uomo ricercato ed un dei due fratelli marocchini. In particolare, con Soulaimane. Con cui ci sarebbe discusso di un attentato commesso a gennaio davanti ad una moschea di Istanbul e di obiettivi in Spagna ed Italia.

Difesi dall’avvocato Ludovico Fattoruso, i due fratelli si sono difesi, spiegando di non centrare nulla con ambienti estremisti. Soulaimane è stato raggiunto da un divieto di allontanamento dal territorio nazionale, mentre per il fratello Abdelghani è stato emesso foglio di via con rimpatrio, in virtù di alcuni precedenti penali.

Una terza persona – al centro dell’indagine – al momento risulta irreperibile. C’è anche un quarto uomo, che è stato trovato con documenti di alcuni connazionali, nel corso delle perquisizioni.

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio